Martedì, 5 Febbraio, 2019
Il PTDA (Dip. Pianificazione, Design, Tecnologia dell’Architettura) ha dedicato al lavoro teatrale di Giorgio Barberio Corsetti, attore, autore e regista attivo in Italia e in Europa un seminario in 4 incontri in cui Corsetti ha raccontato in prima persona il percorso artistico che ha attraversato, attraverso proiezioni di sequenze video di spettacoli che ha realizzato dal 1983 a oggi, suddivisi in 4 macrotemi: il mondo-teatro di Kafka, i miti, Drammaturgia e media, Spazio sonoro e visuale, il teatro d’opera.Il 15 febbraio, alle ore 16, nell’aula Piccinato del Dipartimento, abbiamo chiesto a Giorgio Barberio Corsetti di tenere, per un uditorio più vasto, un incontro pubblico sul tema: lo spazio e la città, un topos che struttura il suo immaginario e che si inscrive in molti suoi spettacoli allestiti in luoghi dimenticati e frequentati, di molte città, in Italia e in Europa.Scrive Giorgio Barberio Corsetti: «Lo spazio della città è vivo, è fatto di immagini, desideri, pulsioni, che sono proiettate sui luoghi da chi li attraversa. Lo spazio urbano così si costruisce nella mente e crea una infinita topografia immaginaria.La rappresentazione dal vivo come arte marca dei luoghi, li individua, li sospende: lì, di fronte ed insieme ad una collettività di cittadini nella presenza bruciante degli attori, la poesia prende vita, il tempo diventa solo presente, fuori dal tempo quotidiano, in uno spazio altro.Quali sono i luoghi della rappresentazione? Cosa è la rappresentazione come arte nella società spettacolare? come può un posto divenire un luogo? Dove si incontrano le città immaginarie degli innumerevoli soggetti che le immaginano con la città reale?»Richiamare la dimensione della polis attraverso il teatro, un’arte pubblica, nelle attuali circostanze di degrado dei valori culturali, sociali e politici, è un gesto particolarmente necessario.