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Progetti di Ateneo

 

Progetti Anno 2023

The ecological and digital transition in cities: measuring ecosystem services in urban design - P.I. Prof.ssa Carmelina Bevilacqua

Responsabile Scientifico

Carmelina Bevilacqua

Ente finanziatore

Sapienza Università di Roma

Ruolo del Dipartimento

Coordinatore del Network di Ricerca (Principal Investigator)

Anno di finanziamento

2023

Durata

2 anni

Obiettivi della ricerca e risultati attesi 

The ECO-DIGITcity (The ecological and digital transition in cities: measuring ecosystem services in urban design) project intends to apply an interdisciplinary approach to measuring Ecosystem Services in a perspective to frame planning models to handle the complex systems involved in climate-proofing toward a user-tailored perspective.

Gruppo di ricerca

  • SANTANGELO Saverio Professore Associato Dipartimento PDTA
  • SFERRA ADRIANA SCARLET Professore Associato Dipartimento PDTA
  • RIGLIETTI Dalila Dottorando Dipartimento PDTA

 

Progetti Anno 2022

Design Schools Exchange. Conversations on design education between China and Italy - P.I. Dott.ssa Angela Giambattista

Responsabile Scientifico

Angela Giambattista

Ente finanziatore

Sapienza Università di Roma

Ruolo del Dipartimento

Coordinatore del Network di Ricerca (Principal Investigator)

Anno di finanziamento

2022

Durata

2 anni

Obiettivi della ricerca e risultati attesi 

Il progetto ha l'obiettivo di promuovere la collaborazione internazionale tra il Dipartimento PDTA e la Jiangnan University, School of Design (WUR SC 1001-1200) per favorire lo scambio di conoscenze ed esperienze didattiche nell'ambito del Design e del Service Design quale specifico campo d’investigazione e promuovere l'incontro e il confronto tra le due istituzioni.
Nel dettaglio, il progetto intende:
- promuovere attività di ricerca nell'ambito del Design come polo di aggregazione culturale, scientifico e sperimentale capace di orientare l’offerta formativa e la ricerca degli ambiti progettuali degli artefatti materiali e immateriali;
- coordinare attività didattiche internazionali in lingua inglese negli ambiti del Design e del Service Design nei diversi livelli formativi (triennale, magistrale, dottorale);
- instaurare collaborazioni didattiche e di ricerca con istituzioni internazionali di design in tutto il mondo al fine di promuovere l'internazionalizzazione e l'attivazione di programmi di scambio;
- considerare la formazione e l'innovazione nell’ambito del Design come nucleo centrale e forza trainante per la creazione di una piattaforma internazionale tra Cina e Italia per l'innovazione nel design (China-Italy Design Innovation Hub);
- promuovere la creazione di alleanze internazionali tra scuole d'arte e di design e stabilendo stretti rapporti di cooperazione con Università internazionali.

SOGGETTI ISTITUZIONALI PUBBLICI O PRIVATI COINVOLTI NEL PROGETTO

Jiangnan University, School of Design 

Gruppo di ricerca

  • Angela Giambattista, Dipartimento PDTA; 
  • Gabriele Goretti, Jiangnan University, School of Design; 
  • Quian Xiaobo, Jiangnan University, School of Design
Studio e sperimentazione di modelli innovativi per la valorizzazione di reperti archeologici - P.I. Dott. Viktor Malakuczi

Responsabile Scientifico

Viktor Malakuczi

Ente finanziatore

Sapienza Università di Roma

Ruolo del Dipartimento

Coordinatore del Network di Ricerca (Principal Investigator)

Anno di finanziamento

2022

Durata

1 anni

Obiettivi della ricerca e risultati attesi 

La ricerca ha sviluppato varie modalità per la presentazione immersiva di contenuti archeologici correlati all'antica città di Aquinum, come parte di un percorso espositivo presso il complesso di Terme di Aquinum.

XR & FAB. Studio sperimentale dell'applicabilità delle nuove tecnologie di eXtended Reality (XR) nel contesto del Made in Italy, dai fablab alle fabbriche. - P.I. Dott. Viktor Malakuczi

Responsabile Scientifico

Viktor Malakuczi

Ente finanziatore

Sapienza Università di Roma

Ruolo del Dipartimento

Coordinatore del Network di Ricerca (Principal Investigator)

Anno di finanziamento

2022

Durata

1 anni

Obiettivi della ricerca e risultati attesi 

La proposta presente mira ad esaminare come gli strumenti di XR possono migliorare la cultura produttiva in diversi contesti che impiegano la fabbricazione digitale, dai piccoli fablab pubblici e privati fino alla produzione industriale che sempre più utilizza l'additive manufacturing avanzato.

Design as a Strategic Tool for Healthcare Innovation. Strumenti e strategie per la valorizzazione e il potenziamento dell'asse creativo tra Università e Impresa nel settore "Salute/Scienze della Vita" - P.I. Dott.ssa Angela Giambattista

Responsabile Scientifico

Angela Giambattista

Ente finanziatore

Sapienza Università di Roma

Ruolo del Dipartimento

Coordinatore del Network di Ricerca (Principal Investigator)

Anno di finanziamento

2022

Durata

1 anno

Obiettivi della ricerca e risultati attesi 

Obiettivi della ricerca (OS)

OS1: favorire processi di aggregazione tra Università e PMI rivolte al settore dell’Healthcare per incentivare attività di R&S attraverso la disciplina del Design in un’ottica di design-driven-innovation;

OS2: promuovere la diffusione di strumenti e strategie per il trasferimento tecnologico, stimolando soluzioni innovative basate su ricerca industriale e sviluppo sperimentale;

OS3: valorizzare le eccellenze del Dip. PDTA, in termini di tecnologie e competenze, per il consolidamento di una rete di collaborazione interdisciplinare e per lo sviluppo di prodotti e processi nell’ambito dell’AdS “Salute/Scienze della Vita”.

Risultati Attesi (RA)

RA1: Una mappatura ragionata delle PMI connesse all’AdS “Salute/Scienze della Vita”, utile per la selezione di realtà produttive per iniziative di collaborazione tra il Dip. PDTa e il tessuto produttivo;

RA2: La ricerca di modalità di investimento in termini di bandi regionali, nazionali o internazionali che promuovano iniziative di aggregazione tra Università e Imprese;

RA3: Il consolidamento del filone di ricerca già attivo presso il Dip. PDTa nel campo del Design for Healthcare;

RA4: La messa a punto di un network di ricerca internazionale che, interfacciandosi con le realtà di ricerca già in essere all’interno dell’Università Sapienza (es. Centro Interdipartimentale Sapienza Design Research, Sapienza Information-Based Technology InnovaTion Center for Health, etc.), possa promuovere la creazione di una rete strutturata di PMI e istituzioni di ricerca per lo sviluppo sperimentale di nuovi prodotti ad alto livello tecnologico, tipologico e prestazionale rivolti all’AdS Salute;

RA5: La pubblicazione di un report di ricerca scientifico che individui, mappi e rappresenti l’ecosistema di attori e stakeholder nel campo del Design for Healthcare fatto di imprese, ricercatori indipendenti, istituzioni di ricerca, startup e nuovi imprenditori, maker e laboratori per la fabbricazione digitale;

RA6: La divulgazione dell’attività di ricerca attraverso pubblicazioni scientifiche e in convegni nazionali e internazionali con particolare riferimento ai contenuti scientifico-disciplinari del Design for Healthcare e dell’Innovazione Design-Driven;

RA7: L’organizzazione di un Seminario sul tema del Design for Healthcare per la condivisione di conoscenze e best practices.

SOGGETTI ISTITUZIONALI PUBBLICI O PRIVATI COINVOLTI NEL PROGETTO

Partner esterno del progetto è la società GINEVRI s.r.l., in qualità di azienda co-finanziatore della Borsa di dottorando Industriale, 36° ciclo, del Dipartimento di Pianificazione, Design, Tecnologia dell'Architettura di cui è titolare il Dottorando gabriele Maria Cito, componente del Gruppo di Ricerca.

Gruppo di ricerca

Cito Gabriele Maria

Una rete per lo sviluppo sostenibile delle nuove risorse di manifattura digitale. Indagine sperimentale per una cultura progettuale su misura del contesto regionale del Lazio - P.I. Dott. Viktor Malakuczi

Responsabile Scientifico

Viktor Malakuczi

Ruolo del Dipartimento

Coordinatore del Network di Ricerca (Principal Investigator)

Anno di finanziamento

2022

Durata

1 anno

Obiettivi della ricerca e risultati attesi 

L'obiettivo del progetto è stabilire un modello di collaborazione tra cittadini e piccole realtà manifatturiere e fablab. Attraverso la Manifattura Digitale Distribuita, si mira a valorizzare le infrastrutture di fabbricazione digitale non solo come fornitori B2B, ma anche connessi a un mercato B2C.

Identificazione, mappatura e strategie di conservazione di habitat acquatici lentici della Direttiva 92/43/EC.

Responsabile Scientifico

Mattia Martin Azzella

Ente finanziatore

Sapienza Università di Roma

Ruolo del Dipartimento
Coordinatore del Network di Ricerca (Principal Investigator)

Anno di finanziamento
2022

Durata

15 mesi

Obiettivi della ricerca e risultati attesi 

L'obiettivo del progetto è di valutare l'estensione degli habitat afferente alla categoria 31* (habitat di acqua dolce lentici) nei siti della Rete Natura 2000 del Lazio che hanno un ruolo centrale nella conservazione di questi habitat e di identificare la loro presenza anche al di fuori, con particolare attenzione all'habitat 3170*.
 

Progetti Anno 2021

An integrated multidisciplinary and multiscale digital approach fostering the decarbonisation of port areas - P.I. Prof. Davide Astiaso Garcia

Responsabile Scientifico

Davide Astiaso Garcia

Ruolo del Dipartimento

Coordinatore del Network di Ricerca (Principal Investigator)

Anno di finanziamento

2021

Durata

2 anni

Obiettivi della ricerca e risultati attesi 

The project is aimed to design, develop, test and validate a replicable multiscale and multidisciplinary approach that includes theoretical models for identifying and quantifying the potential Energy Efficiency Solutions (EESs) and potential of RESs interventions for the decarbonisation of ports.

Soggetti istituzionali pubblici o privati coinvolti nel progetto

Regione Lazio

Gruppo di ricerca

CUMO Fabrizio; DALLA SCALA Maria Grazia; MANCINI Francesco; MONARDO Bruno; NASTASI Benedetto; SFERRA Adriana Scarlet + (Dottorandi: Agostinelli Sofia; Groppi Daniele) + (Altro personale aggregato: Gianfalla Massimo; Neshat Mehdi)

Psycho Urbanism. Città, cura dello spazio ed inclusione sociale - P.I. Dott. Maurizio Francesco Errigo

Responsabile Scientifico

Maurizio Francesco Errigo

Tipo di progetto

Progetto di Ricerca Finanziato dall’Ateneo bando SEED PNR

Ente finanziatore

Sapienza bando SEED PNR

Ruolo del Dipartimento

Coordinatore del Network di Ricerca (Principal Investigator)

Anno di finanziamento

2021

Durata

3 anni

Obiettivi della ricerca e risultati attesi 

La proposta definisce il concetto di accessibilità urbana come elemento e strumento di interpretazione delle difficoltà di accesso agli spazi pubblici della città contemporanea e, in accordo alle prescrizioni normative, cerca di definire gli elementi spaziali minimi per la conformazione di percorsi e spazi pubblici di qualità e, tra i risultati attesi, si prefigge di definire un percorso di qualità urbana e progettuale che consideri l’accessibilità come una chiave di lettura della città contemporanea che consenta di definire anche una riflessione su morfologia e tessuti e sulla forma stessa della città. L’obiettivo principale della proposta di ricerca è di contribuire a promuovere una organizzazione dello spazio pubblico che miri a evitare la segregazione spaziale e sociale e a promuovere una città inclusiva che consenta la fruizione a tutte le categorie sociali urbane e che permetta anche un uso a-temporale, ampliandone la sicurezza e la vivibilità. La ricerca integrerà, nell’approccio conoscitivo e valutativo, conoscenze derivanti dalle neuroscienze, dalla psichiatria e dalla pianificazione urbanistica.

SOGGETTI ISTITUZIONALI PUBBLICI O PRIVATI COINVOLTI NEL PROGETTO

Scuola di Psichiatria del Dipartimento BIOMORF dell'Università di Messina Associazione Italiana Sclerosi Multipla

Gruppo di ricerca

Maurizio F. Errigo (Dip. PDTA), Marco Pizzio, Francesco Borzacchini e Rachele Paolucci (AISM), Maria Rosaria Anna Muscatello e Carmela Mento (Dip. BIOMORF Università di Messina)

LINK

Pagina facebook per la disseminazione e l'inclusione sociale 

Back to (Data) Dasic Design. progetto, sviluppo e validazione di percorsi di Digital Education per accrescere nelle scuole l'Information e Data Literacy - P.I. Prof.ssa Ida Cortoni

Responsabile Scientifico

Ida Cortoni

Ente finanziatore

Sapienza Università di Roma

Ruolo del Dipartimento

Coordinatore del Network di Ricerca (Principal Investigator)

Anno di finanziamento

2021

Durata

3 anni

Obiettivi della ricerca e risultati attesi 

L'obiettivo generale del progetto è sviluppare negli studenti competenze digitali critiche di lettura infografica – dataficacy – con particolare riferimento all’information e data literacy, affinchè possano sviluppare comportamenti responsabili e consapevoli durante la fruizione mediale e atteggiamenti critici rispetto alle molteplici informazioni veicolate in rete e mediate attraverso strumenti di data visualization.

Per raggiungere tale obiettivo sarà ideato, progettato e sviluppato un percorso di digital education in contesto scolastico – basato sulle logiche dell’Inquiry Based Learning e dell’Object Based Learning – che farà uso di artefatti mediali analogici – quali kit educativi editoriali composte da schede infografiche componibili – a supporto delle attività proposte.

Soggetti istituzionali pubblici o privati coinvolti nel progetto

Digizen srl - Spin Off Sapienza Università di Roma

Gruppo di ricerca

DAL FALCO Federica; LEONE Giovanna + (Dottorandi: CACCAMO ALESSIO ; D'UFFIZI RAISSA; PASTORE PATRIZIO) + (Altro personale aggregato: Faloni Valentina; Casaldi Laura; Poce Antonella; Bollini Letizia)

DeH_ Design Heritages, Digital Archive Cloud based _definizione di metodologie e architetture per l'archiviazione e la disseminazione digitale di progetti di Design, Performing Arts e Material Heritages - P.I. Prof. Carlo Martino

Responsabile Scientifico

Carlo Martino

Abstract

La ricerca ha l'obiettivo di impostare l'impianto metodologico e l'architettura per un archivio digitale su Cloud di progetti di Design (in tutte le sue articolazioni dal prodotto, alla grafica, all'interior ed Exhibit, fino alle più recenti declinazioni del Service e Experience Design), di Performing Arts (allestimenti scenici, installazioni, ecc.) e di espressioni della cultura materiale sviluppati tra il XX ed il XXI secolo a Roma, nel Lazio e nel territorio nazionale. La ricerca muove dalla concreta possibilità di far acquisire dal Dipartimento PDTA - Pianificazione Design Tecnologia dell'Architettura della Sapienza, attraverso il suddetto archivio, donazioni da parte di professionisti o di aziende del territorio, i corredi progettuali di autorevoli designer o di prestigiose aziende che rischiano la dispersione. A questo si aggiunge la necessità, resa ancora più cogente dalle difficoltà a fare desk research in periodo pandemico, di digitalizzare documenti e reperti progettuali del passato per metterli a disposizione della comunità scientifica nazionale ed internazionale.
Il progetto di ricerca si inserisce a pieno titolo nelle strategie di politica culturale e di sviluppo del paese che attraverso il "recovery fund" vogliono spingere il paese verso una digitalizzazione più avanzata.
A tal fine l'archivio Design Heritages, come molti altri esempi che definiscono lo stato dell'arte, intende palesarsi in una piattaforma digitale registrata anche come testata giornalistica specializzata, quindi con codice ISSN, in grado di disseminare il patrimonio documentale di progetti acquisiti sotto forma di schede dettagliate con contenuti iconografici, disegni e testi critici, riferimenti bibliografici e quanto necessario alla descrizione di ogni singolo progetto. Il team di ricerca è composto oltre che dal proponente, PO di Disegno Industriale, da docenti e ricercatori nei SSD L-ART/03, L-ART/05, L-ART/06 e Icar/16.

Gruppo di ricerca

SUBRIZI Carla; CLEMENTE Maria Claudia; RUZZA Luca + ( Dottorandi: Belluzzi Mus Carlotta; Cosentino Silvia; Fazi Riccardo) + (Altro personale aggregato: Frangapane Giacomo; Falcinelli Riccardo; Maselli Vincenzo)

Climate-Pandemic-Proof Design: strategie, misure, sistemi tecnologici per la mitigazione climatica e la neutralità carbonica post-Covid nei quartieri ERP romani - P.I. Prof. Fabrizio Tucci

Responsabile Scientifico

Fabrizio Tucci

Abstract

I cambiamenti climatici rappresentano un rischio reale e la ricerca scientifica si è mobilitata da tempo dimostrando che è necessario attuare interazioni tra azioni di mitigazione e adattamento attraverso strumenti di governance multilivello, innovazioni tecnologiche, cambiamenti negli stili di vita. La crisi pandemica del COVID-19 ha mostrato l'importanza degli insediamenti urbani e del building stock, evidenziando i punti deboli di sistemi abitativi, organizzazioni urbane e stili di vita non più adatti a sopportare impatti ambientali molteplici e convergenti. E' sempre più evidente quanto le due crisi dell'emergenza climatica e del Covid-19 siano profondamente correlate e come lo spazio abitabile richieda di essere riorganizzato per farvi fronte superando l'attuale disallineamento tra approcci diversi ma potenzialmente coesistenti.
Il Progetto di ricerca propone di sviluppare la transizione ecologica di distretti urbani in termini rigenerativi, riferendosi specificamente ai quartieri ERP di area romana - quale potenziale volàno e "buon esempio" fornito dal Pubblico di una "deep renovation" da diffondere in ambito urbano -, attraverso interventi applicati ai sistemi di building stock e spazi aperti volti a incrementare la mitigazione climatica e la neutralità carbonica, alla luce della sovrapposizione di scenari ambientali di rischio climatico e pandemico, e a incrementare la capacità di "preparedness", che richiede un insieme di misure che consentono di rispondere in modo efficace e rapido agli impatti ambientali (climatici e patogeni) di breve, medio e lungo termine.
La ricerca propone la messa a punto di un framework di strategie e azioni, strutturate su misure progettuali e relativi sistemi tecnologici di riferimento, che consente di organizzare interventi alla scala del distretto urbano (building stock and open spaces), basati su progetti dimostratori con caratteristiche di replicabilità e di adattabilità ai diversi contesti.

Gruppo di ricerca

ANDREUCCI Maria Beatrice; BATTISTI Alessandra; CHERUBINI Roberto; D'OLIMPIO Domenico + (Dottorandi: Amadei Fabrizio; Giampaoletti Marco, Nava Federica; Pani Maria Michaela; Tulelli Violetta) + (Altro personale aggregato: Florence Rosa; Nikos Fintikakis; Elisabeth Polzella; Héctor León López; Majid Mansour; Thomas Auer; Jan Roswall)

Indicatori di rigenerazione sostenibile dei borghi e interventi di riuso del patrimonio costruito per una ricettività diffusa - P.I. Prof.ssa Teresa Villani

Responsabile Scientifico

Teresa Villani

Abstract

L'emergenza sanitaria e la conseguente contrazione della mobilità delle persone invitano a un ripensamento circa l'opportunità di ridistribuire i flussi turistici verso luoghi caratterizzati da una minore pressione antropica.
Un turismo di prossimità basato su itinerari alternativi per mettere in rete luoghi attrattivi (ma poco conosciuti) consentendo di effettuare esperienze autentiche e inusuali, che si rivolge ai borghi: `i luoghi dell'abitare futuro', numericamente consistenti e disponibili, su cui intervenire con processi di rigenerazione, per ripristinare quelle relazioni positive tra persone residenti e territorio e favorire nuove forme di turismo.
La proposta di ricerca si colloca, coerentemente con l'impegno assunto dall'Europa verso un ecosistema turistico sostenibile e resiliente, tra le recenti azioni per il rilancio dei borghi, reti di comunità in grado di diventare dispositivi di rigenerazione dinamica e sinergica attraverso un loro recupero 'qualitativo' e un¿ottimizzazione dei benefici collettivi in termini identitari e di capitale territoriale, per il soddisfacimento dei "nuovi bisogni della comunità" che includono la pratica della ricettività diffusa.
A tal fine l'obiettivo generale è quello di valutare in che misura le strategie e le soluzioni adottate per il modello ricettivo dell'Albergo Diffuso (AD), quale risposta alla nuova domanda di turismo sostenibile, possano influire sui processi di rigenerazione dei borghi.
Nello specifico, verrà avviata un'indagine conoscitiva, supportata dall'Associazione Nazionale Alberghi Diffusi, finalizzata alla messa a punto di indicatori di rigenerazione sostenibile, a partire dalla letteratura in merito e da esperienze condotte, e all'identificazione di strategie e soluzioni per il riuso del patrimonio costruito, caratterizzate dal limitato impatto sui borghi e sugli edifici, dall'impiego di logiche di upcycling e di materiali naturali locali, quali buone pratiche in una prospettiva responsabile e sostenibile.

Gruppo di ricerca

CELLUCCI Cristiana; DE CESARIS Alessandra; FERRANTE Tiziana) + (Dottorandi: Romagnoli Federica; Rossini Francesco Livio)

Il processo circolare dei materiali per la neutralità climatica. Strategie e opzioni di intervento sull'esistente degli anni Ottanta a Roma - P.I. Prof.ssa Serena Baiani

Responsabile Scientifico

Serena Baiani

Abstract

Le policy europee indirizzano sempre più il settore delle costruzioni verso la riqualificazione del patrimonio esistente, mirando ad elevare l'efficienza nell'uso delle risorse materiali, oltre che immateriali, e al contempo a potenziare la circolarità anche ai fini della decarbonizzazione. La ricerca individua nel recupero degli edifici esistenti l'occasione strategica per combinare, in un approccio life cycle, il riuso adattivo (alla scala dell'edificio, dei sistemi, componenti e materiali) e la progettazione per la disassemblabilità. La metodologia analitica e progettuale, in ottica circolare e reversibile, è definita e verificata tramite l'applicazione su casi di studio di edilizia pubblica, coerenti per tecniche costruttive e scelte dei materiali, attraverso la quantificazione del livello di efficacia raggiunto tramite un set di indicatori. Obiettivo del lavoro è la verifica dell'efficacia del trasferimento del Circular Reversible Building Design sull'esistente, in contesto italiano, su distretti ERP degli anni Ottanta.

BEACH PRACTICES. Esplorazione di modelli di rigenerazione balneare guidata dal design - P.I. Prof. Vincenzo Cristallo

Responsabile Scientifico

Vincenzo Cristallo

Abstract

La proposta di ricerca dal titolo "BEACH PRACTICS. Esplorazione di modelli di rigenerazione balneare guidata dal design" si pone in diretta continuità con tre precedenti ricerche finanziate dalla Sapienza e dedicate all'ambiente balneare in relazione al contributo offerto dalle scienze del design. A partire da "MEDONIA Il design per la salvaguardia della Posidonia oceanica nelle spiagge del Mediterraneo" (fondi di Ateneo 2016); per poi proseguire con "SPIAGGIA VERDE. Prodotti, materiali e azioni design oriented per lo sviluppo dell'ambiente balneare" (fondi di Ateneo 2018) e continuare con "COM.BEACH. Sviluppo di modelli comunicativi su base infografica per l'ambiente balneare", (fondi di Ateneo 2020), BEACH PRACTICES rappresenta il loro naturale proseguimento al fine di indagare soluzioni, condotte e pratiche comprese nei temi della rigenerazione ambientale. La ricerca intende pertanto esaminare, catalogare e valutare la progettualità relativi a servizi, prodotti e eventi sociali orientati alla "cura della spiaggia" per definirne scientificamente orientamenti, modelli e metodi sostenibili anche in considerazione dei nuovi bisogni indotti dalla pandemia.
È bene ricordare che la rigenerazione come pratica progettuale e come traguardo collettivo ha molti modi di manifestarsi. Oltre a essere normalmente abbinata ai principi della sostenibilità ambientale, e a comprendere azioni volte al recupero, al riuso e alla valorizzazione di beni e servizi, ha conseguito nel tempo un significato "plurisenso" in grado di comprendere modelli ed esempi dai caratteri inediti ed esplorativi. Tra questi compare esplicitamente l'ambiente balneare, un'area nella quale si manifesta del tutto la complessità del vivere contemporaneo anche nella mutevolezza dei "generi rigenerativi" compresi nel perimetro di un "design per il territorio" declinato in valori connettivi analizzati nelle variabili ecologiche, spaziali e sociali.

Gruppo di ricerca

Miriam Mariani 

Il ruolo cenologico e paesaggistico delle specie del genere
Quercus nella vegetazione naturale potenziale di alcune aree protette ad elevato grado di biodiversità vegetale dell'Italia centro-meridionale in risposta ai cambiamenti climatici  - P.I. Prof. Romeo Di Pietro

Responsabile Scientifico

Romeo Di Pietro

Abstract

La pianificazione e la progettazione ambientale non possono prescindere dal contributo fondamentale dell'Ecologia vegetale, della Floristica e della Tassonomia. Le politiche ambientali attuali indirizzate verso la salvaguardia della diversità enfatizzano come biomi e formazioni vegetali ma anche i più piccoli microecosistemi, o addirittura l'estremamente multidisciplinare "Paesaggio" necessitano dell'esatta identificazione delle specie e della definizione del loro ruolo nelle comunità vegetali. Le comunità forestali sono ecosistemi pluristratificati dove le specie arboree influenzano qualitativamente e quantitativamente la composizione specifica e l'ecologia del sottobosco. Le caratteristiche bioclimatiche della Penisola italiana fanno sì che la quasi totalità del territorio presenti una vocazione forestale. Il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici recenti mettono a rischio il funzionamento degli ecosistemi forestali e spingono verso la ricerca di tipologie capaci di resistere alla sempre crescente aridità. Nella Penisola italiana il genere Quercus svolge un ruolo predominante tanto in termini di diversità specifica quanto di copertura globale sul territorio. L'Italia è il paese europeo con la più alta biodiversità specifica di querce ospitando un numero di specie che varia da 11 a 18. L'indeterminatezza del numero complessivo risiede nel fatto che alcune entità, quali ad esempio Quercus pubescens (roverella) o Quercus petraea (rovere) mostrano una elevata variabilità morfologica per cui all'interno dei loro gruppi collettivi sono state proposte numerose altre specie. Il presente lavoro è finalizzato ad uno studio sulla diversità genetica, tassonomica e d ecosistemica delle querce caducifoglie di alcune aree protette dell'Appennino finalizzata alla stesura della carta della vegetazione potenziale e della qualità ambientale, strumenti questi necessari ai fini di una pianificazione territoriale realmente sostenibile.

Gruppo di ricerca

Oliver Gailing   (Professore  Forest Genetics and Forest Tree Breeding University of Goettingen) Paola Fortini (Professore associato Dipartimento di Bioscienze e territorio Università del Molise)

Design as a Strategic Tool for Healthcare Innovation. Strumenti e strategie per la valorizzazione e il potenziamento dell'asse creativo tra Università e Impresa
nel settore "Salute/Scienze della Vita" - P.I. Prof.ssa Angela Giambattista

Responsabile Scientifico

Angela Giambattista

Abstract

Il progetto è finalizzato all'individuazione delle principali direttrici di trasformazione nel settore Healthcare e allo sviluppo di azioni strategiche di Innovazione guidate dal Design tra Università e Impresa, con riferimento al contesto produttivo dell'Area di Specializzazione "Salute/Scienze della Vita" (AdS Salute).
Il progetto intende perseguire i seguenti obiettivi:
- favorire processi di aggregazione tra Università e PMI del settore Healthcare per incentivare attività di R&S attraverso la disciplina del Design in un'ottica di Design-Driven Innovation (DDI);
- promuovere la diffusione di strumenti e strategie per il trasferimento tecnologico, stimolando soluzioni innovative basate su ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
- valorizzare le eccellenze del Dip. di Pianificazione, Design, Tecnologia dell'architettura (PDTa), in termini di tecnologie e competenze, per lo sviluppo di prodotti e processi nell'ambito dell'AdS Salute
I risultati attesi saranno:
- Una mappatura delle PMI connesse all'AdS Salute, utile alla selezione di realtà produttive per iniziative di collaborazione tra il Dip. PDTa e il tessuto produttivo;
- La ricerca di modalità di investimento che promuovano iniziative di aggregazione tra Università e Imprese;
- Il consolidamento, all'interno del Dip. PDTa, del Filone di Ricerca Design for Healthcare (DfH);
- La creazione di un Network di Ricerca Internazionale per la creazione di una rete strutturata di PMI e istituzioni di ricerca attraverso la collaborazione con realtà accademiche già in essere in Sapienza;
- La pubblicazione di un Report di ricerca che rappresenti l'ecosistema di pratiche, attori e stakeholder nel campo del DfH;
- La divulgazione dell'attività di ricerca attraverso pubblicazioni scientifiche e in convegni nazionali e internazionali con particolare riferimento ai contenuti scientifico-disciplinari del DfH e della DDI;
- L'organizzazione di un Seminario sui temi del DfH per la condivisione di conoscenze e best practices.

Gruppo di ricerca

Gabriele Maria Cito

Superfood: biodesign e economia circolare - P.I. Prof.ssa Sabrina Lucibello

Responsabile Scientifico

Sabrina Lucibello

Abstract

La ricerca si propone di indagare nell'ambito del design, sia in chiave teorica che sperimentale, processi virtuosi per la valorizzazione dello scarto in ambito alimentare, all'interno di sistemi circolari, al fine di promuovere nuovi modelli alimentari in grado di coniugare le esigenze ambientali di sostenibilità con quelle di fluidità e benessere, senza però ledere la componente simbolico-culturale legata al cibo e alle sue connotazioni territoriali.
Nello specifico la ricerca intende individuare applicazioni concrete di alcune tipologie di scarto della filiera agro-alimentare del territorio laziale, per la realizzazione di paste commestibili per la stampa 3d con cui sperimentare nuove soluzioni alimentari, definendo un'esperienza-pilota o modello applicabile alle altre realtà territoriali nazionali.
L'innovatività della ricerca è in linea con le politiche europee e internazionali sui temi della sostenibilità (Agenda 2030, 2015; Piano d'azione Europeo per l'Economia Circolare, 2018) e mira a processi sostenibili e di valore nella dimensione territoriale, per influire su scala globale alla mobilitazione del cambiamento culturale, che in questo caso, nasce da un rinnovamento dell'esperienza legata alla fruizione.
Il design infatti, ha la capacità di prefigurare scenari futuri e di svolgere un ruolo chiave nel guardare ai rifiuti da una prospettiva diversa, non solo come materia prima, ma come veicolo di caratteristiche semantiche e sensoriali, in grado di conferire al consumatore un plus di esperienza emozionale e al prodotto finale una forte caratterizzazione.
Il designer diventa dunque artefice di un processo ricostituente volto all'incisività sociale, focalizzato su un tipo di produzione "significante" che porta su di sé la responsabilità non solo ambientale ma anche "culturale" dei prodotti.

Gruppo di ricerca

Chiara Del Gesso, Carmen Rotondi

Una rete per lo sviluppo sostenibile delle nuove risorse di manifattura digitale. Indagine sperimentale per una cultura progettuale su misura del contesto regionale di Lazio - P.I. Prof. Viktor Malakuczi

Responsabile Scientifico

Viktor Malakuczi

Abstract

Il progetto prende le mosse dal "movimento" crescente della Manifattura Distribuita (Distributed Manufacturing), che mira a portare la realizzazione dei prodotti più vicino al loro uso/consumo per diminuire gli sprechi di sovrapproduzione o distribuzione, rafforzando allo stesso tempo l'economia locale e rendendo così le comunità più coese e resilienti. L'approccio è stato studiato in vari progetti europei, ma è ancora poco presente nella regione Lazio, nonostante rete rilevante di laboratori di fabbricazione digitale.

L'Obiettivo Generale della proposta è stabilire un modello di collaborazione tra cittadini e piccole realtà manifatturiere (fab lab, service), studiando in particolare l'applicabilità della Manifattura Digitale Distribuita (MDD) nel contesto regionale. Nello specifico, il progetto prevede 4 obiettivi specifici attuati attraverso 4 fasi.
OS.1 Comprendere chi sono i potenziali produttori MDD nel territorio
OS.2 Sperimentare l'effettiva capacità produttiva e collaborativa
OS.3 Ipotizzare gli strumenti e formati opportuni di comunicazione e di marketing per del MDD nel contesto laziale
OS.4 Comprendere la percezione e attitudine dei produttori, progettisti e (soprattutto) dei cittadini/consumatori verso il modello di MDD proposto.

La ricerca fa leva sui lavori precedenti del Gruppo di Ricerca (GdR), tra cui un indagine recente sugli laboratori attivi nel Lazio, un programma didattico corrente che elabora progetti di arredi replicabili con la MDD, e altri ricerche che valorizzano la fabbricazione digitale, in parte per ottenere nuove qualità materiali, in parte per facilitare la produzione personalizzata con approccio computazionale avanzato.

Al lungo termine, l'impatto socio-economico previsto è quello di valorizzare le infrastrutture di fabbricazione digitale non solo come fornitori B2B, ma anche connessi a un mercato B2C, stimolando così il tessuto produttivo locale e la resilienza 

Gruppo di ricerca

Luca D'Elia (Dottorando) + Lina Monaco

Pianificazione climate proof e strategie di rigenerazione per l'adattamento al fenomeno del sea level rise. Sperimentazione e innovazione del piano urbanistico locale nei territori a rischio del Lazio - P.I. Prof.ssa Carmela Mariano

Responsabile Scientifico

Carmela Mariano

Abstract

I cambiamenti climatici, sempre più estremi e frequenti negli ultimi decenni, sono oggi al centro dell'attenzione del dibattito scientifico e disciplinare e rappresentano senza dubbio una delle prossime sfide con cui la «società globale del rischio» dovrà misurarsi, sia per il crescente impatto sulle città e i territori, che per l'evidenza empirica dei danni economici, sociali e ambientali che ne derivano.
Tra gli impatti territoriali prodotti dai cambiamenti climatici in atto, il fenomeno delle inondazioni degli ambiti urbani costieri, al quale concorre, insieme ad una molteplicità di altri fattori, l'innalzamento del livello dei mari, è senza dubbio, uno dei più evidenti, così come emerge anche da un recente studio dell'Enea "Sea-level rise and potential drowning of the italian coastal plains: Flooding risk scenarios for 2100" (Antonioli et al., 2017), che ha individuato 33 aree costiere italiane maggiormente esposte a rischio inondazione per gli effetti prodotti dall'innalzamento del livello del mare.
In questo contesto di riferimento, la Proposta di ricerca, in continuità con il Progetto di ricerca di Ateneo 2020, approfondisce il contesto territoriale del Lazio, e in particolare le aree della Piana Pontina e della Foce del Tevere, con l'obiettivo di definire una strategia integrata di resilienza agli impatti territoriali riconducibili agli effetti del Sea Level Rise.
Obiettivo della ricerca è quello di individuare riferimenti teorico-metodologici e operativi per la sperimentazione e l'innovazione dei contenuti del Piano Urbanistico locale dei contesti urbani analizzati, con particolare riferimento alla necessità, da un lato, di ampliare il quadro delle conoscenze dei possibili impatti sul territorio prodotti dai cambiamenti climatici, e, dall'altro, di prevedere indicazioni, categorie di intervento progettuale e azioni site-specific finalizzate alla risoluzione.

Gruppo di ricerca

Marsia Marino

L'occasione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza come input di ripensamento delle politiche urbane e della pianificazione urbanistica nelle maggiori città italiane. Prime tracce per un'ipotesi di reinquadramento dell'azione pubblica in materia di rigenerazione urbana - P.I. prof. Saverio Santangelo

Responsabile Scientifico

Saverio Santangelo

Abstract

La situazione di pandemia che ha pesantemente condizionato la vita e l'economia nel nostro paese negli ultimi due anni rappresenta solo uno dei fattori di cambiamento in atto, anche per quanto riguarda l'organizzazione territoriale e urbana. Si inserisce, infatti, in un quadro di medio/lungo periodo di per sé già fortemente problematico, ad esempio caratterizzato da decremento e invecchiamento della popolazione, che non accenna a mutare nelle sue dinamiche principali.
Il "Piano nazionale di ripresa e resilienza. Italia domani" (PNRR) dovrebbe costituire l'insieme di politiche e strumenti operativi in grado di ribaltare le prospettive di sviluppo in essere, ad oggi critiche e poco governate, e di ri-orientare in chiave di green new deal e inclusione sociale anche la pianificazione urbanistica e territoriale dei nostri ambienti di vita.
La ricerca proposta ha l'obiettivo di indagare quei contenuti generali e operativi (politiche, risorse, strumenti) del PNRR che nel breve e medio periodo potranno incidere sulle politiche urbanistiche e urbane delle maggiori città, tenendo presenti i relativi quadri socio-demografici e di welfare locale, con specifica attenzione a quelle situazioni di maggior degrado e marginalità che, più di altre, richiedono di essere affrontate secondo prospettive integrate di rigenerazione urbana, anche aperte ad iniziative bottom up e/o forme di partecipazione istituzionalizzate.

Gruppo di ricerca

Alessandra De Rose (Professore Ordinario Dipartimento di Metodi e Modelli per l’Economia, il Territorio e la Finanza), Francesca Perrone (Assegnista di Ricerca)

Progetti Anno 2020

L'idrogeno verde nei contesti insulari coinvolgendo le Municipalità - P.I. Prof. Davide Astiaso Garcia

Responsabile Scientifico

Davide Astiaso Garcia

Ruolo del Dipartimento

Coordinatore del Network di Ricerca (Principal Investigator)

Anno di finanziamento

2020

Durata

8 mesi

Obiettivi della ricerca e risultati attesi 

Questo studio si propone di identificare le criticità della produzione in loco di idrogeno verde e del suo utilizzo nelle isole minori italiane. L’analisi dei risultati sarà un bagaglio di know-how utile ad iniziative di ricerca con finanziamenti maggiori e per lo sviluppo di soluzioni innovative.

Gruppo di ricerca

Davide Astiaso Garcia, Benedetto Nastasi

Riforma costituzionale di Roma Capitale. La Città-Regione come fattispecie interdisciplinare. Semplificazione organizzativa e sperimentazione di nuovi livelli di governo delle città capitali nella prospettiva europea - P.I. Prof.ssa Maria Chiara Romano

Responsabile Scientifico

Maria Chiara Romano

Ente finanziatore

Sapienza Università di Roma

Ruolo del Dipartimento

Coordinatore del Network di Ricerca (Principal Investigator)

Anno di finanziamento

2020

Durata

3 anni

Obiettivi della ricerca e risultati attesi 

Il progetto si propone una pluralità di obiettivi, che richiedono un metodo di ricerca interdisciplinare, strumentale ad integrare competenze e saperi diversi, giuridici e non (urbanistica, economia, geografia) e si giovano della comparazione con la disciplina (più avanzata) delle altre Capitali europee, che il progetto intende confrontare con la disciplina (ancora incompiuta) di Roma Capitale. In risposta alle modificazioni verificatesi a livello economico, sociale, urbanistico in alcuni Stati membri della UE sono stati avviati, a cavallo del 2010, percorsi articolati di riforma del sistema delle autonomie locali volti a dar conto della crescente concentrazione della popolazione nelle città. Queste riforme condividono una comune prospettiva improntata al city-regionalism e, in alcuni ordinamenti, hanno inciso direttamente sulla disciplina delle capitali, quale strategia funzionale a legare lo sviluppo economico, l'aumentato fabbisogno delle esigenze abitative, la crescita urbanistica della città al suo contesto regionale. Obiettivi ulteriori: ridefinizione dei perimetri amministrativi, razionalizzazione delle competenze amministrative, valorizzazione della pianificazione strategica, comparazione con la disciplina speciale delle capitali europee.

Gruppo di ricerca

Maria Chiara Romano (Responsabile scientifico), Maria Grazia Della Scala (Professore Associato di Diritto Amministrativo), Chiara Ravagnan (Ricercatore di Urbanistica), Elisa Apostolo (Dottoranda di Ricerca in Diritto Amministrativo), Davide Palazzo (Assegnista di Ricerca in Diritto Amministrativo), Maria Cristina Pangallozzi (Assegnista di Ricerca in Diritto Amministrativo)

Design tra memoria, responsabilità e innovazione: i biomateriali come risorsa per il futuro - P.I. Prof.ssa Sabrina Lucibello

Responsabile Scientifico

Sabrina Lucibello

Ruolo del Dipartimento

Partner del Network di Ricerca

Anno di finanziamento

2020

Durata

1 anno

Obiettivi della ricerca e risultati attesi 

La ricerca si propone di indagare nell’ambito del design, sia in chiave teorica che sperimentale, processi virtuosi per la transizione del Made in Italy, da un modello secondo cui le PMI per sopravvivere si stanno ‘globalizzando’ o peggio ancora ‘disperdendo’, ad un sistema in cui (recuperando anche il sistema dell’Artigianato e della memoria), si possa affrontare le sfide del prossimo futuro, con particolare attenzione a quei processi che includano sperimentazioni su nuovi materiali di origine biologica (biomaterials, growing materials, living materials, ecc).

Dalla mostra “Broken Nature” tenutasi in occasione della XXII Triennale di Milano, a cura di Paola Antonelli, emerge una visione del Design in grado di attuare una strategia di riparazione dei legami che intercorrono tra uomo e natura, non più polo distinto della dicotomia che la considera in contrapposizione alla cultura, bensì sistema che ingloba l'intero cosmo comprese le comunità e le culture umane; studia e ricerca le molteplici connessioni che uniscono gli esseri umani ai loro ambienti, ecosistemi e dimensioni culturali, che in egual misura hanno subito l'azione della modernità, di un progresso tecnologico che ha abusato delle risorse naturali, estinto lingue e tradizioni e decimato le diversità culturali.

Il designer diventa dunque artefice di un processo ricostituente volto all'inclusività sociale, focalizzato su un tipo di produzione ‘significante’ che porta su di sé la responsabilità non solo ambientale ma anche culturale dei prodotti. Nell'attuale contesto di congiungimento dei fenomeni di globalizzazione e connettività riemerge però la dimensione locale in quello che Manzini definisce un localismo cosmopolita, che combina tra loro le specificità dei luoghi e delle comunità a loro legate con i nuovi fenomeni dell’interconnessione culturale, tecnologica, economica e sociale.

Gruppo di ricerca

Cecilia Cecchini, Del Gesso Chiara

Motya at the center of the Mediterranean Sea: contacts, interactions and exchanges between cultures in the 2nd and 1st millennium BC -A multisciplinary perspective - P.I. Prof. Lorenzo Nigro

Responsabile Scientifico

Nigro Lorenzo

Ruolo del Dipartimento

Partner del Network di Ricerca

Anno di finanziamento

2020

Durata

3 anni

Obiettivi della ricerca e risultati attesi 

MOTYA: A SAPIENZA LAB FOR INNOVATIVE MULTIDISCIPLINARY ARCHAEOLOGICAL RESEARCH

Archaeological investigations since 2002 by Sapienza inaugurated a new prolific period of research at Motya, a major Prehistoric settlement in the 2nd mill. BC and a flourishing Phoenician harbor-city in the 8th-4th cent BC. In 2018 Sicily allotted a special European fund to enhance tourist fruition and Sapienza was asked to improve its research commitment. This raised up to 10 the number of areas under archaeological investigation, offering new extraordinary opportunities to research. The earliest outcomes of this new efforts are the discovery of a favissa with animal sacrifices in the Temple of Cappiddazzu and of the inscribed Stela of Abdi-Melqart (Nigro 2019). 7 MAJOR RESEARCH LINES are pursued by an integrated and multidisciplinary team of scholars:

1. PREHISTORY and ENVIRONMENT: 2nd Mill. BC interconnections in Mediterranean (sea-routes, population, exchanges) and reconstruction of natural landscape

2. THE EARLIEST PHOENICIAN COLONY: features, components and chronology of Phoenician colonization as reflected by finds and urban layout

3. TEMPLES as PLACES of CULTURAL MEDIATION Phoenician and Indigenous features as visible in the Temples of Baal and Astarte by the Kothon & the Temple of Herakles/Melqart in the Cappiddazzu area

4. CITY-WALLS why and when Motya was given a monumental fortification line? Which are its main architectural and siege-craft features? What is its relationship with urbanism in Mediterranean

5. TOPHET: PE and LS approaches (ancient DNA) enlighten religious ideology and show how it contributed to the CREATION OF THE WEST-PHOENICIAN CULTURAL IDENTITY

6. CULTURAL & TECHNOLOGICAL INNOVATIONS and HYBRIDIZATIONS in materials and tools, traced by petrography, SEM, XRD, XRF, isotope and botanic analyses

7. DEMOGRAPHY AND SOCIAL ORGANIZATION reconstructed by means of an integrated study of archaeological data and territorial surveys on the site and its necropolises

Gruppo di ricerca

BILLI Andrea, CASARI MARIO, CLEMENTE Carola, CRESPI Mattia Giovanni, DE VITO Caterina, FRANCIA RITA, LUCIBELLO Sabrina, Medeghini Laura, MIGNARDI Silvano, RINALDI Teresa, SERAFINI Mauro, BERNABALE MARTINA, CAPPELLA FEDERICO, CECCONI GAIA, CESARO ALESSIA, DE MARCO MICHELE, FABRIZI LUCILLA, FATTORE LUCIANO, FERRANTE NINA, IZZO PIERFRANCESCO, LUGLI GIULIA ELENA, MELIS ILENIA, MONTANARI DARIA, MORICCA CLAUDIA, TAMBURRINI MARIA, ZIELLI FABIOLA

Design, Artificial Intelligence and Museums. Interdisciplinary competences for a new economy of cultural experience - P.I. Prof. Lorenzo Imbesi

Responsabile Scientifico

Lorenzo Imbesi

Abstract

Italy has the largest material and immaterial cultural heritage in the world that remains partially hidden in repositories for different reasons, as cataloguing, accessibility, logistic difficulties or communication. These issues are limiting the cultural and economic potential of the artistic heritage.
Meanwhile, the contemporary technological scenario is characterised by the progress of Artificial Intelligence (AI), in particular Machine Learning (ML) and Big Data. These can enable new tools for working with cultural heritage, from visual analysis to understanding behaviours, from historic research to narrative production.

The project aims at the development of an Expert System to support the curatorial, managing and exhibition work, while exploring the potential use of ML for the improvement of user experience in exhibition spaces (museums and other venues), with a special attention on promoting artworks in museum repositories and the management of post Covid-19.
The project involves 6 academic disciplines (SSD) with an approach of Design Driven Innovation.
Beyond the design and technical competences, the involvement of art history, psychology and marketing will help to achieve an innovative and sustainable model for cultural heritage promotion.
ML will be used for three main purposes: (1) to better understand visitor behaviour and artwork perception in the museum space; (2) to improve the cataloguing of artworks based on visual and semantic characteristics; (3) to facilitate the curatorial and exhibition design activity, involving the stored artworks.

The project is carried out in collaboration with the Ministry MiBAC and Lazio Innova, along with the scope of the regional centre of excellence DTC, relevant for the regional application.
Moreover, experimentation involves three museums (Galleria Spada, Manzù, Boncompagni Ludovisi).
The project is a valuable learning opportunity for Design and other disciplines that still have a limited experience with ML.

Gruppo di ricerca

ARICCIO Silvia; AVOLA Danilo; MECELLA Massimo; SBRILLI Antonella; VAGNANI Gianluca; ZANDA Stefania + (Assegnista: Marini Marco Raul; Massaroni Cristiano; Dottorandi: Azouzi Safouan; De Chiara Sara; Fagioli Alessio; Laureti Marta; Ludovico Nuccio)

Città pubblica e nuovo welfare. La rigenerazione urbana per il diritto alla salute - P.I. Prof.ssa Alessandra Battisti

Responsabile Scientifico

Alessandra Battisti

Abstract

La proposta è inserita nel quadro delle attività di ricerca che il Gruppo svolge sui temi della rigenerazione urbana, quale strategia di riferimento per il governo della città contemporanea, che pone come obiettivo prioritario la costruzione della rete della città pubblica per la realizzazione di un nuovo Welfare urbano.
La complessità dello scenario, che l'attuale pandemia ha ulteriormente evidenziato, sottolinea le patologie e le carenze della città contemporanea, in termini di organizzazione, gestione e funzionamento, nonché le ricadute, in negativo, sulle comunità insediate, sotto il profilo della qualità della vita e dell'ambiente urbano, privandole, in molti casi, dei diritti fondamentali, tra cui il diritto alla salute.
Uno scenario che richiama l'urgenza di una riflessione che affronti, in termini strutturali e non meramente emergenziali, la necessità di una riconfigurazione dell'assetto delle componenti della città pubblica relative alla rete dei servizi pubblici per la salute, contestualizzandola nell'ambito di una più generale strategia di rigenerazione urbana. Da questa urgenza scaturisce la motivazione della ricerca, che persegue l'obiettivo di giungere a definire nuovi riferimenti teorico-metodologici e operativi per una riforma del SSN e una sua riconfigurazione in forma di Rete di distribuzione territoriale gerarchizzata e interscalare, a garanzia del diritto alla salute per tutte le comunità insediate.
A questi fini la proposta, in controtendenza con l'attuale modello organizzativo, adotta un approccio sperimentale e induttivo, connotato da integrazione e interscalarità, che utilizza la dimensione fisico-territoriale quale riferimento strutturale per il riassetto del SSN. L'interscalarità fa riferimento a 4 livelli di indagine e progetto: regionale, area vasta/sovracomunale, comunale, subcomunale/locale; l'integrazione è garantita dall'utilizzo di 4 prospettive, complementari e interattive, territoriale, urbanistica, edilizia, sanità pubblica.

Gruppo di ricerca

CASINI Marco; MARCECA Maurizio; MONARDO Bruno; POLI Irene; RICCI Laura + (Specializzando:Angelozzi Aurora; Giannini Dara; Jaljaa Anissa; Assegnista: Imbesi Paola Nicoletta; Dottorandi: Meta Margherita; Paglione Lorenzo;Abouaiana Ahmed Abdelmalek Abdelrahim; Amato Chiara; Bevilaqua Giulia)

Comunicare l'Archivio Luigi Piccinato tra conservazione e valorizzazione. Progetto di un Atlante digitale di urbanistica, architettura, multimedia e data visualization - P.I. Prof.ssa Federica Dal Falco 

Responsabile Scientifico

Federica Dal Falco

Abstract

La comunicazione del patrimonio archivistico ha significato, per anni, mettere a disposizione di un'utenza esperta e scientificamente motivata forme omogenee e standardizzate di strumenti per la ricerca.
Tale impostazione elude la questione di una divulgazione più ampia che attraverso innovative forme di narrazione possa comunicare dati specialistici, ma anche contenuti civili e sociali. La proposta si colloca sul versante di metodologie comunicative, quali lo storytelling visuale, che rendono accessibili in modalità telematica, transmediale e multipiattaforma, entità archivistiche avvalendosi di nuove metodologie scientifiche, modi di comunicazione e relazioni strutturali fluide e dinamiche, al fine di creare reti di conoscenze rigorosamente contestualizzate, improntate da innovativi approcci ai documenti, atte ad intercettare una fascia di utenza allargata cui offrire chiavi di lettura alternative.
La proposta assume come oggetto di ricerca l'Archivio Piccinato, fondamentale risorsa internazionale di una delle figure più rilevanti della cultura progettuale italiana del Novecento, con l'obiettivo di creare l' "Atlante Piccinato", concepito quale deposito di memorie intrinsecamente attive, dai contenuti dinamici e condivisibili. La figura di Piccinato porta con sé la complessità del secolo breve: progetti, manufatti realizzati, epistolari, immagini. Un insieme variegato che costella la sua vita e le sue opere e che è fonte di ulteriori narrazioni, sperimentazioni, progetti.
La ricerca, di tipo interdisciplinare, teorico e sperimentale, prevede sinergie tra design, urbanistica e architettura, scienze della comunicazione, arti performative, digital humanities e data visualization, con l'apporto dell'Archivio Piccinato e del Photomedialab del Dipartimento PDTA. I percorsi di ricerca attraverso metodologie di storytelling, data visualization e esplorazioni perfomative strutturano la piattaforma "Atlante Piccinato" dedicata alla conoscenza dell'opera dell'architetto.

Gruppo di ricerca

CORTONI Ida; CRUPI Francesco + (Dottorandi: D'Amico Flavia Dalila; D'Uffizi Raissa; Li Xu; Parente Giuliana) + (Altro personale aggregato: Zevi Sergio; Valentini Valentina; Riccitiello Luigi; Faloni Valentina)

Territori intermedi dell'Italia di mezzo tra diseguaglianze, patrimonio storico, densità e diritti - P.I. Prof.ssa Daniela De Leo

Responsabile Scientifico

Daniela De Leo

Abstract

Con riferimento a una ricerca in corso di livello nazionale su quelli che abbiamo chiamato I TERRITORI DELL'ITALIA DI MEZZO (Lanzani, De Leo, Curci, 2020), questa proposta si definisce come possibile occasione di: a) approfondimento e rafforzamento del quadro statistico nazionale; b) indagine sul campo in alcuni casi di studio della regione Lazio individuati nell'ambito delle mappature precedentemente elaborate; c) individuazione del quadro degli interventi di trasformazione previsti e, soprattutto, necessari. La geografia catturata dalla mappatura dell'Italia di mezzo, infatti, ha perimetrato ampi territori, ai margini delle aree metropolitane e fuori dalle "Aree Interne" (per come perimetrate rispettivamente dalla L.Delrio e dalla SNAI), caratterizzati da disagio ambientale e sociale in un contesto di generale contrazione e crisi dei più tradizionali settori di produzione associati a prevalente esclusione dai più diffusi percorsi di valorizzazione turistica. Entro questo quadro, la ricerca si concentra su:
- la verifica e la messa alla prova, con riferimento alla scala locale, della validità degli indicatori adottati alla scale nazionale;
- l'approfondimento delle più evidenti fragilità e consistenti disuguaglianze caratteristiche di alcuni di questi territori (es. quelli delle province di Frosinone, Latina, Rieti, etc.) specie con riferimento ai nessi tra emergenze ambientali e problematiche sociali; 
- la formulazione di indirizzi di intervento ad hoc, dal momento che queste aree non sono state oggetto di policy o di progettualità mirate che appaiono quanto mai necessarie dinnanzi alla fragilità della loro dimensione territoriale.
La ricerca sperimenterà, in particolare, una direzione di lavoro che punta a una rinnovata attenzione al patrimonio storico, alla sostenibilità ambientale e delle densità territoriali e funzionali entro un più ambizioso soddisfacimento dei diritti di cittadinanza.

Gruppo di ricerca

CARLUCCI Margherita; DONVITO Giacinto + (Dottorandi: Piccinno Matteo)

La resilienza dei presidi sanitari territoriali in condizioni di emergenza: prefigurazione e valutazione di adattabilità delle strutture esistenti alle necessità correlate al COVID-19 - P.I. Prof.ssa Tiziana Ferrante

Responsabile Scientifico

Tiziana Ferrante

Abstract

e da un lato la situazione emergenziale a seguito del Covid-19 ha confermato la qualità del nostro sistema sanitario nazionale, dall'altro ne ha messo in luce la fragilità in quanto ancora troppo basato sull'ospedale. In molti contesti la rete dei servizi sanitari territoriali e dei relativi presidi non si è mostrata sufficientemente attrezzata per la gestione dei pazienti non in fase acuta. Eppure molti dispositivi normativi e di programmazione sanitaria si sono occupati dei riordino del sistema di cure primarie "a rete" promuovendo l'integrazione tra servizi sociali e servizi sanitari, affidando alle Regioni il compito della loro riorganizzazione. Questo ha comportato un proliferare di strutture che hanno reso confuso il modello di funzionamento, concentrandosi più sulla qualità delle prestazioni socio-sanitarie, che nel rintracciare in modo chiaro la rete dei "luoghi fisici" dove erogare tali prestazioni. A partire dal concetto di resilienza, inteso come la capacità del sistema della rete territoriale di reagire positivamente all'azione di una 'forza perturbatrice' come quella emergenziale per raggiungere un nuovo stato di equilibrio, la ricerca punta ad individuare quali, tra i presidi territoriali esistenti della rete (Case della salute, Poliambulatori), risultino essere più adeguati. L'obiettivo specifico è individuare una metodologia d'intervento per prefigurare e valutare l'adattabilità delle strutture territoriali ad accogliere le trasformazioni derivanti da nuovi modelli d'uso e protocolli gestionali di tipo emergenziale. Tale valutazione sarà condotta su un campione di presidi territoriali avvalendosi di strumenti propri del Generative Design per identificare in modo rapido soluzioni progettuali alternative che, nel rispetto dei vincoli, individuano "soglie di resilienza" per garantire che la presa in carico dei pazienti nelle strutture avvenga in condizioni di appropriatezza, efficacia, efficienza, qualità delle cure e soprattutto in sicurezza.

Gruppo di ricerca

TUCCI Fabrizio; VILLANI Teresa + (Dottorandi: Gualandi Elena; Romagnoli Federica)

Reti di città e territorio naturale. Strategie, strumenti e progetti per nuove relazioni tra centri minori e paesaggio rurale - P. I. Dott. Andrea Iacomoni

Responsabile Scientifico

Andrea Iacomoni

Abstract

La Proposta si colloca nell'ambito delle attività di ricerca, didattica e sperimentazione, che i componenti del gruppo stanno affrontando da anni, in maniera autonoma e congiunta. In particolare, tali attività hanno riguardato il rapporto, già affrontato in passato, tra pianificazione territoriale e rigenerazione urbana, tra ambiente ed ecologia, mostrando le attuali sfide che la disciplina si trova a dover affrontare. Difatti, da tempo politiche urbanistiche e scelte progettuali prefigurano un imprescindibile cambio di passo e un differente modello di sviluppo, che implica un ripensamento complessivo su alcune pratiche e modalità di intervento consolidate e l'esigenza di una profonda revisione dei temi, degli approcci, degli strumenti di intervento, proprio a partire da una lettura strutturale delle dinamiche di trasformazione che interessano le città ed il territorio.
La Ricerca trae origine dalla necessità di individuare nuovi modelli urbani sostenibili e resilienti, indagando, con uno sguardo aperto all'interdisciplinarietà, le relazioni tra urbanistica, territorio rurale, infrastrutture, ambiente; indispensabili per affrontare le contemporanee sfide ecologiche, sociali ed economiche che coinvolgono l'attuale condizione post-metropolitana, rispondendo in maniera proattiva ai mutamenti ambientali e socio-economici che li connotano. In una strategia di rigenerazione degli ambienti di vita contemporanei, lo Studio, guardando prevalentemente al contesto nazionale, persegue l'obiettivo di definire nuovi riferimenti metodologico-sperimentali e operativi per la rigenerazione urbana, con particolare attenzione alle reti e agli spazi di relazione dei medi sistemi insediativi policentrici. In questo quadro si evidenzia la necessità di considerare il "paesaggio al margine" della città come "nodo funzionale" di interscambio e "attrezzatura urbana", nei termini di servizio pubblico che garantisca anche una risposta ai cambiamenti climatici e alla sostenibilità ambientale.

Gruppo di ricerca

GALASSI Antonella; ROSSI Francesca + (Specializzando: Castrichini Flavia; Dottorando: Uras Silvia) + (Altro personale aggregato: Leone Manfredi; Lucchesi Fabio)

STRATEGIE DI RIGENERAZIONE URBANA PER TERRITORI CLIMATE PROOF Strumenti e metodi per la valutazione della vulnerabilità e per l'individuazione di tattiche di resilienza degli ambiti urbani costieri soggetti a sea level rise - P.I. Prof.ssa Carmela Mariano

Responsabile Scientifico

Carmela Mariano

Abstract

Il rapporto dell'Intergovernmental Panel on Climate Change 2018 rappresenta lo stato attuale delle conoscenze sui cambiamenti climatici e sui loro potenziali impatti ambientali e socioeconomici, tematica sempre più centrale nel dibattito internazionale poiché condiziona da un lato la salvaguardia di territori, paesaggi e contesti urbani fragili, dall'altro usi, prestazioni ed efficienza di manufatti architettonici e oggetti di uso quotidiano.
In questo contesto di riferimento, la Proposta di ricerca, in continuità con le attività svolte e tuttora in corso, approfondisce, il contesto territoriale del Mediterraneo, nello specifico quello italiano, a partire dai risultati di uno studio dell'ENEA "Sea-level rise and potential drowning of the italian coastal plains: Flooding risk scenarios for 2100" (Antonioli et all., 2017) pubblicato sul Quaternary Science Reviews, che individua 33 aree costiere maggiormente esposte a rischio inondazione a seguito dell'innalzamento del livello del mare, con l'obiettivo di definire una strategia integrata di resilienza agli impatti territoriali riconducibili agli effetti del Sea Level Rise.
Obiettivo della ricerca è, dunque, quello di favorire, da un lato, il progresso della conoscenza sulle misure di adattamento dei territori costieri interessati da fenomeni di inondazioni, e, dall'altro, di individuare riferimenti metodologico-sperimentali e operativi che consentano ai policy maker e agli enti preposti al governo del territorio di assumere all'interno delle politiche e degli strumenti di pianificazione nuovi modelli di sviluppo fondati su una ritrovata consapevolezza del rapporto uomo-clima, con l'obiettivo di rendere città e territori climate-proof, attraverso azioni di riconnessione e di riconfigurazione delle componenti morfologiche e ambientali in grado di rispondere alla fragilità e vulnerabilità dei territori contemporanei, differenziate in relazione alla specificità dei contesti territoriali.

Gruppo di ricerca

DE CESARIS Alessandra; VALORANI Carlo + (Dottorandi: Marino Marsia; Vigliotti Marco) + (Altro personale aggregato: Leonardi Sandra)

Prospettive e criticità nella "ricostruzione" del milieu urbano e delle discipline urbanistiche nella crisi sanitaria - P.I. Prof Saverio Santangelo

Responsabile Scientifico

Saverio Santangelo

Abstract

Nella condizione di grande incertezza che, anche a causa degli effetti della crisi epidemica in corso, accompagnerà ancora per qualche tempo le nostre relazioni sociali e lo stesso modello organizzativo e funzionale di società, emerge la necessità-possibilità di ripensare una serie di questioni attinenti al "funzionamento" delle città e in generale del nostro ambiente di vita.
Per l'urbanistica italiana si tratta di una necessità accresciuta da una crisi disciplinare che va avanti da tempo e che, nella prospettiva di breve periodo, probabilmente di convivenza-adattamento ad una condizione parzialmente o post-epidemica, potrebbe richiedere la ridefinizione di riferimenti urbanistici quali-quantitativi a diverse scale di indagine e di progetto-intervento. È da vedere, quindi, se e come misure sanitarie per lo spazio costruito e gli spazi aperti e urbanistica possano procedere, coerentemente, in un'unica direzione.

Il progetto di ricerca intende affrontare tali questioni (rilevanti) con obiettivi (invece) necessariamente limitati a causa sia dell'incertezza in cui ci muoviamo che della loro impegnativa portata intrinseca, e quindi con la consapevolezza della precarietà di assunti e ipotesi di ricerca.

A partire dal dibattito in atto nella letteratura scientifica nazionale e internazionale, e attraverso adeguata ricognizione e monitoraggio dell'evoluzione normativa e degli interventi in atto (nonché una prima verifica in un territorio-area vasta a media complessità e con città medio-piccole), saranno indagate le relazioni tra urbanistica e possibili misure di adattamento spaziale e funzionale dovute a profilassi sanitarie urbane - unitamente alla sostenibilità dei pur necessari interventi per il rilancio dell'economia -, col principale obiettivo di vagliare criticamente diverse letture interpretative di tali relazioni e verificare se e quanto possano esserci tra questi importanti ambiti dell'azione pubblica coerenze o incompatibilità, convergenze o divergenze.

Gruppo di ricerca

BIANCHI Giovanni; DE PASCALI Paolo + (Assegnista: Perrone Francesca; Dottorandi: Pompei Chiara)

FROM NEARLY ZERO-ENERGY BUILDINGS TO POSITIVE ENERGY DISTRICTS Knowledge sharing, ideas exchange, resources pooling, new methods experimentation and novel solutions cocreation towards a climate neutral European economy - P.I. Prof.ssa Maria Beatrice Andreucci

Responsabile Scientifico

Maria Beatrice Andreucci

Abstract

Europe is set to be a global role model in energy transition. It has made significant progress in building level innovations and is now stepping up efforts towards city-wide transformation with the pioneering concept of Positive Energy Districts (PEDs). Positive Energy Districts are an integral part of comprehensive approaches towards sustainable urbanization including technology, spatial, regulatory, financial, legal, social and economic perspectives. They require interaction and integration between buildings, the users and the regional energy, mobility and ICT system. In this sense, a Positive Energy District is seen as an urban neighborhood with annual net zero energy import and net zero CO2 emissions working towards a surplus production of renewable energy, integrated in an urban and regional energy system.
The EU Strategic Energy Technology Plan (SET-Plan) has set out a vision to create 100 PEDs in Europe by 2025. The concept of PEDs is emerging and the knowledge and skills needed for the planning and designing, implementation and monitoring, as well as replication and mainstreaming of PEDs are yet to be advanced. The challenge is cross sectors and domains; thus, the solutions can only be found through collective innovation. European research drives the deployment of PEDs by harmonizing, sharing and disseminating knowledge and breakthroughs on PEDs across different stakeholders, domains and sectors, at the national and European level. The overall aim is to establish a PEDs innovation research ecosystem to facilitate open sharing of knowledge, exchange of ideas, pooling of resources, experimentation of new methods and co-creation of novel solutions across Europe. Additionally, emerging research will support the capacity building of new generation PEDs professionals, Early Career Investigators, as well as experienced practitioners from and across Europe, aiming to collectively contribute to the long-term climate neutral goal.

Gruppo di ricerca

Marco Delli Paoli (Dottorando), Alessandro Stracqualursi

Sottrazione | Addizione I Inserzione Design for Reuse and Design for Deconstruction nel progetto dell'esistente - P.I. Prof.ssa Serena Baiani

Responsabile Scientifico

Serena Baiani

Abstract

Il progetto dell'ambiente costruito si confronta con un'innovata condizione di processo in cui le risorse materiali sono "progettate" per auto-rigenerarsi, istituendo un nuovo ciclo di vita, ri-fondando le cose e le relazioni fra le cose, i luoghi e i paesaggi (Bocchi 2016).
Adottare un approccio circolare, in risposta agli obiettivi comunitari, significa ripensare il processo progettuale e realizzativo tenendo conto dell'intera filiera attraverso la massimizzazione dell'uso di materie/energie rinnovabili e risorse provenienti da riuso e riciclo (input sostenibili); l'estensione della vita utile del prodotto attraverso eco-design, design for deconstruction e sostituibilità delle componenti; il ricorso a piattaforme di sharing della gestione di materiali e prodotti tra diversi utilizzatori; l'adozione di approcci "product as a service"; valorizzazione del fine vita con strategie di riuso/rigenerazione/riciclo (Ellen McArthur Foundation).
L'approccio operativo della progettazione tecnologica, con apporti interdisciplinari, può consentire una compiuta applicazione della visione Cradle to Cradle all'ambiente costruito, attraverso pratiche di superuse/riuso di componenti e materiali di recupero a grande scala, ovvero non come singola sperimentazione progettuale bensì come opzione tecnica affidabile e replicabile diffusamente a livello di filiera.
Il progetto tecnologico e la prototipazione di un componente di involucro con materiali riutilizzati e decostruibile per il recupero di edifici esistenti, realizzati nel periodo 1960-80, consentiranno di valutare l'incremento della resource productivity e verificare la fattibilità tecnico-economica.

Gruppo di ricerca

Paola Altamura, Giada Romano (Dottoranda), Magdalena Tabak (Dottoranda)

COM.BEACH. Sviluppo di modelli comunicativi su base infografica per l'ambiente balneare - P.I. Prof. vincenzo Cristallo

Responsabile Scientifico

Vincenzo Cristallo

Abstract

La ricerca dal titolo "COM.BEACH. Sviluppo di modelli comunicativi su base infografica per l'ambiente balneare" rappresenta la diretta prosecuzione della ricerca "Spiaggia verde. Prodotti, materiali e azioni Design Oriented per lo sviluppo dell'ambiente balneare" (fondi di Ateneo 2018) e ancor prima con la ricerca "Medonia. Il design per la salvaguardia della Posidonia oceanica nelle spiagge del Mediterraneo" (fondi di Ateneo 2016).
Un seguito che intende sviluppare - nella mediazione dei risultati delle ricerche precedenti - un progetto comunicativo su base infografica per il racconto dell'ambiente balneare in virtù delle funzioni che accoglie (balneazione sostenibile) e dei valori naturali posseduti da preservare in quanto risorsa e patrimonio territoriale (risorse naturali sostenibili).
La lettura di un territorio è un'azione necessaria e complessa poiché prevede l'interpretazione dei suoi caratteri (le proprietà) e la costruzione di ambiti di significato e di visioni condivise affinché questi stessi caratteri siano correttamente visualizzati per quanti sul territorio devono agire attraverso mirate condotte progettuali. Ovvero far sì che le risorse presenti nel territorio siano esaminate come un paesaggio comunicativo di cui è necessario comprendere e ricostruire gli accessi tanto più se consideriamo la stretta relazione che intercorre tra i prodotti e servizi compresi in questi paesaggi. In questo quadro l'Information Design - in quanto progetto di alfabeti, grammatiche e sintassi visuali per elaborare e descrivere sequenze narrative grafico-visive - ha contemporaneamente il ruolo di decifrare e di imbastire questi "varchi comunicativi" offerti dal sistema-territorio. Un percorso che si può attivare individuando Data Gate, configurando Story Gate e ancor prima mettendo in scena modelli di Storytelling tali da rendere intellegibile la complessità dei dati presentati.

Gruppo di ricerca

Miriam Mariani (Dottoranda)

Uso del suolo, classificazione gerarchia del paesaggio e analisi vegetazionale del territorio circostante il Lago di Fondi finalizzata a progetti di gestione sostenibile e pianificazione, nel Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni-Lago di Fondi - P.I. Prof. Romeo DI Pietro

Responsabile Scientifico

Romeo Di Pietro

Abstract

Il progetto di ricerca riguarda un'ipotesi di Pianificazione ambientale di un'area ad elevato valore ambientale quale quella del Lago di Fondi e dei territori ad esso limitrofi, ubicata all'interno del Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni-Lago di Fondi. Il progetto rappresenta uno studio multidisciplinare finalizzato alla valutazione oggettiva della Qualità ambientale e alla formulazione di ipotesi di gestione sostenibile mettendo a sistema in ambiente GIS la cartografia tematica a diverso tematismo attualmente disponibile per il territorio in oggetto (litologia, geomorfologia, bioclima) con analisi di dettaglio da compiersi ex-novo riguardanti flora e la vegetazione, presenza e distribuzione degli Habitat appartenenti alla direttiva 92/43/EEC e uso del suolo al V livello del Co.Ri.Ne landcover. La valutazione della qualità ambientale del territorio verrà eseguita attraverso gli indici maggiormente in uso in campo ecologico (frammentazione, connettività, landscape conservation etc..). Il lavoro, volto alla tutela ed alla gestione sostenibile di un territorio appartenente ad un'area protetta di rilevante interesse regionale tramite la conservazione della biodiversità e l'implementazione della funzionalità ecosistemica delle sue biocenosi è perfettamente integrato anche con i recenti dettami della Comunità Europea in termini di consumo di suolo e con i propositi degli organi della Comunità scientifica internazionale.

Gruppo di ricerca

Saverio Sciandrello (Ricercatore TD (D.R. n.1956 del 25 maggio 2018) per il settore concorsuale 05/A1 - Botanica, ssd BIO/02  Botanica sistematica), Paola Fortini (Professore Dipartimento di Bioscienze e Territorio Università del Molise)

Il comfort eco-efficiente degli ambienti in rapporto alla problematica delle malattie aerotrasmissibili. Soluzioni e approcci passivi e bioclimatici - P.I. Prof. Domenico D'Olimpio

Responsabile Scientifico

Domenico D'Olimpio

Abstract

In questi ultimi anni l¿attenzione verso la qualità dell'aria degli ambienti confinati, con particolare riferimento, nell'ambito di questa proposta di ricerca, agli ambienti di lavoro, è divenuta una tematica centrale, nel dibattito scientifico nazionale e internazionale, in quanto costituisce un fattore importante per la salute dei lavoratori e degli utenti più in generale.
Negli ambienti indoor, quali in particolare uffici, edifici commerciali, industriali, per l'istruzione, ecc., la qualità dell'aria dal punto di vista chimico, fisico e biologico è correlata a diversi fattori e parametri, nonché esposta a differenti fonti contaminanti. Tra le patologie legate alla qualità dell'aria indoor, quelle definite come malattie correlate all'edificio (Bulding Related Illness, BRI), in cui le BRI sono caratterizzate da patologie ben precise, che rientrano nell'ambito delle malattie aerotrasmissibili, sono quelle per le quali la proposta di ricerca in oggetto si prefigge di trovare soluzioni basate su principi di funzionamento naturali ad elevata efficienza ecologica-energetica-ambientale. Più in particolare, ad esempio, gli agenti biologici aero-dispersi negli ambienti confinati, in grado di causare patologie nell'uomo e considerati, quindi, un rischio per la salute, comprendono i batteri, funghi e i loro residui, i virus (ad es. Rhinovirus e virus influenzali). In quest'ultima categoria si è attualmente aggiunto il problema della contaminazione da virus SARS COV2-19 che richiede un ripensamento delle strategie e delle soluzioni tecniche impiantistiche preposte al controllo del microclima indoor.
In tale scenario, la ricerca, ha l'obiettivo di individuare strategie e soluzioni tecniche per il conseguimento di condizioni di comfort indoor in cui tali problematiche e patologie sono prevenute, evitate, attraverso l'adozione di principi di funzionamento naturali, bioclimatici, passivi, in grado di prescindere dall'utilizzazione dei sistemi impiantistici tradizionali.

Gruppo di ricerca

Fabrizio Amadei (Dottorando)

Analisi del potenziale di trasformazione degli edifici residenziali, con introduzione di un sistema Fotovoltaico - Pompa di Calore - Accumulo Termico - P.I. Francesco Mancini

Responsabile Scientifico

Francesco Mancini

Abstract

La visione strategica a lungo termine dell'Unione Europea contiene un'analisi dettagliata delle azioni che devono essere intraprese per la transizione ad un'economia a zero emissioni di gas ad effetto serra entro il 2050. Gli scenari delineati prevedono l'impiego di Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) su larga scala. Tuttavia, grandi quantità di elettricità prodotta da FER (non programmabili) possono creare problemi di gestione delle reti elettriche a causa di possibili squilibri tra offerta e domanda.
Un contributo essenziale al successo della strategia può arrivare dal settore residenziale, che è oggi responsabile di più del 25% dei consumi energetici dell'Unione Europea; con questo obiettivo si dovranno pianificare interventi di ristrutturazione, si dovranno introdurre elettrodomestici più efficienti, si dovrà incrementare l'impiego di FER, privilegiando l'autoconsumo.
Per questo motivo, la Commissione europea ha chiesto una più forte partecipazione degli utenti residenziali, sia individualmente sia in forma collettiva.
Nel contesto italiano, tuttavia, il settore residenziale si presenta come poco elettrificato e molto frammentato, risultando quindi poco idoneo al perseguimento degli obiettivi indicati.
La ricerca che si propone vuole investigare il potenziale di trasformazione degli edifici residenziali in prosumers dell'elettricità. A partire da un'analisi della situazione esistente (già sviluppata in precedenti ricerche) saranno studiati gli effetti dei seguenti interventi (i) introduzione di pannelli fotovoltaici per l'autoproduzione di energia elettrica, (ii) introduzione di sistemi a pompa di calore per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria, (iii) accumulo di energia termica per immagazzinare l'elettricità fotovoltaica in eccesso utilizzando la pompa di calore e (iv) condivisione dell'elettricità fotovoltaica eventualmente in eccesso rispetto ai consumi.

Progetti Anno 2019

DECARBONISLE - DECARBONisation through the development of a european ISLand facility providing technical Expertise and financial support - P.I. Prof. Davide Astiaso Garcia

Responsabile Scientifico

Davide Astiaso Garcia

Ruolo del Dipartimento

Coordinatore del Network di Ricerca (Principal Ivestigator)

Anno di finanziamento

2019

Durata

30 mesi

Obiettivi della ricerca e risultati attesi 

The project aims to develop a user-friendly simulation and prioritization energy tool for the analysis of integrated, multi- sectorial and multi-service energy systems. It will serve as a prioritization tool for identifying the most cost-efficient solutions for increasing the RES share in islands.

Gruppo di ricerca

Davide Astiaso Garcia, Alessia D’Angelo, Marco Casini, Daniele Groppi, Francesco Mancini, Meysam Majidi Nezhad

La Governance delle città nei sistemi europei della pianificazione - P.I. Prof.ssa Maria Chiara Romano

Responsabile Scientifico

Maria Chiara Romano

Ente finanziatore

Sapienza Università di Roma

Ruolo del Dipartimento

Coordinatore del Network di Ricerca (Principal Investigator)

Anno di finanziamento

2019

Durata

3 anni

Obiettivi della ricerca e risultati attesi 

L'assenza di una competenza dell'Unione europea in materia urbanistica ha evidenziato come gli impulsi europei siano stati recepiti passando dalla tutela ambientale, configurando quella che i tedeschi hanno definito l'ecologizzazione della pianificazione urbanistica; le discipline di governo del territorio negli Stati membri risultano tutt'ora nei loro esiti fortemente diversificati. Il progetto si prefigge di individuare attraverso lo studio della comparazione nuovi criteri per ordinare la complessa relazione tra strumenti di pianificazione urbanistico-territoriali e piani di settore. Il progetto, muovendo dall'esame della dottrina e della giurisprudenza, intende cercare e suggerire soluzioni per un più coerente inquadramento della pianificazione territoriale e di settore, nel contesto costituzionale e rispetto agli obiettivi, economici, ambientali e sociali dettati dall'ordinamento europeo.

Gruppo di ricerca

Maria Chiara Romano. Elisa Apostolo (Dottoranda di Ricerca in Diritto Amministrativo Sapienza), Francesca Ribotta (Dottoranda di Ricerca in Diritto Amministrativo Sapienza), Maria Cristina Pangallozzi (Dottore di Ricerca in Diritto Amministrativo Sapienza), Paolo Lazzara (Professore Ordinario di Diritto Amministrativo, Università degli Studi Roma Tre)

Rigenerare i territori costieri del Medio Tirreno. Itinerari paesaggistici per comunità resilienti lungo la costa e nelle isole minori del Lazio - P.I. Dott.ssa Francesca Rossi

Responsabile Scientifico

Francesca Rossi

Ente finanziatore

Sapienza Università di Roma

Ruolo del Dipartimento

Coordinatore del Network di Ricerca (Principal Investigator)

Anno di finanziamento

2019

Durata

1 anno

Obiettivi della ricerca e risultati attesi 

Contribuire alla messa in campo di strumenti e azioni in grado di ricucire le relazioni tra ambiente naturale ed antropico, prevenire la pressione turistica nei contesti più vulnerabili, proteggerne i valori ecologici e ambientali; valorizzarne le risorse culturali e identitarie attraverso progetti resilienti per la fruizione etica e sostenibile di un patrimonio collettivo irrinunciabile.

Soggetti istituzionali pubblici o privati coinvolti nel progetto

  • Regione Lazio
  • Comune di Ponza
  • Scuola di Specializzazione in Beni Naturali e Territoriali

Gruppo di Ricerca

Francesca Rossi (RtdA Dipartimento di Pianificazione, Design, Tecnolgia dell'Architettura), Virginia Brosco (Specializzanda Scuola di Specializzazione in Beni Naturali e Territoriali).

Nuovi riferimenti operativi per la costruzione della città pubblica e il perseguimento di benifici collettivi - P.I. Dott. Francesco Crupi

Responsabile Scientifico

Francesco Crupi

Ente finanziatore

Sapienza Università di Roma

Ruolo del Dipartimento

Coordinatore del Network di Ricerca (Principal Investigator)

Anno di finanziamento

2019

Durata

2 anni

Obiettivi della ricerca e risultati attesi 

L'implementazione di strumenti operativi innovativi, basati sul principio dell’equo trattamento delle proprietà, su pratiche negoziali e partecipative può contribuire efficacemente al raggiungimento di un ventaglio molto ampio di obiettivi pubblici e di benefici collettivi.

Gruppo di ricerca

Francesca Crupi, Lavinia Tommasoli

Design & Territorio. Tra memoria, tecnologia e "saper fare" - P.I. Prof.ssa Sabrina Lucibello

Responsabile Scientifico

Sabrina Lucibello

Ruolo del Dipartimento

Coordinatore del Network di Ricerca (Principal Investigator)

Anno di finanziamento

2019

Durata

1 anno

Obiettivi della ricerca e risultati attesi 

La ricerca si propone di sviluppare una riflessione, teorica e sperimentale, attorno al tema dell'industria 5.0 (all'insegna dell'Empowering people, ovvero l'importanza dell'uomo nel dei processi automatizzati, strategica per la qualità) in particolare sulle ricadute che le nuove tecnologie stanno avendo sulla cultura materiale, nel rispetto della memoria progettuale, tecnologica e materica, appunto, dei singoli territori italiani.

Tali ricadute vanno dalla modificazione dei linguaggi e delle tecniche talvolta millenarie utilizzate per produrre prodotti frutto della nostra tradizione, ad una rilettura del confronto disciplinare che intercorre da sempre tra cultura artigiana e cultura del design, fino a vagliare sperimentazioni e trasferimenti di materie prime oramai in via di esaurimento, con altre più sostenibili e perciò responsabili.

Una cultura modificata dai fenomeni movimentisti dei Makers, dell'economia del Self Brand, da una visione del mondo On demand rivolta ad attività Open Source. Non da meno coinvolta in radicali processi di digitalizzazione, motivo di evoluti criteri produttivi e di consumo oltre che di singolari scale di valori per artefatti sostenuti ora da inedite reti tecnologiche e ideologiche. Il progetto di ricerca proporrà pertanto una rilettura in chiave contemporanea dei linguaggi e della memoria della tradizione italiana nel campo della cultura materiale (in particolare concentrandosi sui materiali e sulle tecniche della tradizione italiana), attraverso l'utilizzo delle tecnologie di manifattura digitale.

Gruppo di ricerca

CECCHINI Cecilia; CRISTALLO Vincenzo + (Assegnista: Fattore Luciano; Dottorandi: Trebbi Lorena)

DESIGN-DRIVEN STRATEGIES FOR NATURAL CAPITAL. Interdisciplinary methods for land planning; management, services implementation, attractiveness and accessibility - P.I. Prof. Carlo Martino

Responsabile Scientifico

Carlo Martino

Abstract

Despite the broad attention, both political and academic, to the theme of "Natural Capital", in our country a real economy based on it has never existed. Even today, the fundamental elements remain unclear: products/services to be offered, information flows, rules governing the territory, market transmission models, economic values at stake, assets identification and protection methods, transaction and value remuneration models for various public and private stakeholders, etc.
Nevertheless, in Italy a "Natural Capital Economy" already exists, thanks to the extraordinary evocative capacity of our cultural heritage, which includes a broader concept of natural capital, and to the versatile creativity of the operators, who act in the sector. However, it is necessary to go beyond the environmental economics typically promoted by the public decision makers, and to define a sort of "theatrical scenography" of the natural heritage, making visitors able to be attracted by emotional experiences in which they can identify and mirror themselves. In this scenario, by carefully reading the contemporary panorama of the demand for services and cultural experiences, the project aims at tracing in all its aspects a new model of governance and enhancement of Natural Capital and to define methodologies and tools that allow a complete and sustainable economic and social development of it. In this framework, the present proposal consists of a multidisciplinary project that, as such, requires the collaboration of different scientific fields. In particular, the interdepartmental project will be developed by experts in the following fields of study: design (in its components of Strategy, Services, Communication, Exhibit); territorial planning and management; governance, management; statistics; economic-financial analyses; stochastic analyses and forms of insurance coverage.

Gruppo di ricerca

ESPOSITO FALCO Salvatore; GRASSO Fabio; MARIANO Carmela; QUATTROCIOCCHI Bernardino; RENZI Antonio; RICCI Laura + (Altro personale aggregato: Maselli Vincenzo; Caruso Ivo; Cucari Nicola; Mirone Francesco; Esposito Eduardo)

Perseguire l'integrazione tecnologia/governance nella smart city: studio dei cambiamenti nel processo di pianificazione urbanistica (tech/gov in smart city planning) - P.I. Prof. Paolo De Pascali

Responsabile Scientifico

Paolo De Pascali

Abstract

La presente proposta costituisce una continuazione e sviluppo della linea di ricerca iniziata negli anni precedenti e riguardante in termini generali la considerazione dei nuovi canoni di sostenibilità condivisa e di governance inclusiva nella pianificazione urbana e territoriale, avente un particolare focus dei canoni suddetti riguardo alla valenza energetico ambientale urbana. L'attuale ricerca si concentra, sempre in termini propositivi, sui combiamenti dei processi e dei contenuti della pianificazione urbana in relazione al concetto in evoluzione di smart city interpretato anche in termini di smart community.
In particolare la ricerca proposta intende esplorare il ruolo dei sistemi tecnologici che connotano l'ambito concettuale della Smart city per indagarne le implicazioni sociali e insediative, e per verificarne l'impiego in percorsi di piano e di gestione del territorio, secondo modelli di tipo inclusivo e condiviso.
La ricerca si compone delle seguenti macrofasi articolate a loro volta in sotto task descritte nella proposta
FASE A - INDAGINE TEORICA
realizzazione di una Mappa Concettuale delle declinazioni di Smart City nelle relazioni con le valenze di governance locale, con le concezioni di sharing sustainability, con gli sviluppi del processo di pianificazione urbana.
FASE B - INDAGINE APPLICATIVA
realizzazione di un repertorio critico e articolato di casi studio/applicazioni sperimentali nelle due macro aree di Tecnologia e di Governance/Planning
FASE C - SINTESI PROPOSITIVA
definizione di linee guida operative scaturite dalle fasi di analisi; secondo la logica del "percorso traslazionale" che confronta offerta e domanda nel campo della Ricerca & Sviluppo nei contesti di studio urbani e territoriali.
FASE D - VERIFICA
Si tratta della fase di verifica e validazione mediante consultazione con interlocutori privilegiati
FASE E - FEEDBACK
Revisione e stesura finale. Presentazione dei risultati e pubblicazione. Autovalutazione e rendicontazione finale.

Gruppo di ricerca

DELLA SCALA Maria Grazia; SANTANGELO Saverio + (Dottorandi: Innocenzi Tiziano) + (Altro personale aggregato: Bagaini Annamaria; Perrone Francesca; Palazzo Davide; Musacchio Clara; Nicolarea Panayota; Cutri Maria Teresa; Colarossi Diletta)

Analisi del potenziale di aggregabilità di complessi residenziali omogenei - P.I. Prof. Fabrizio Cumo

Responsabile Scientifico

Fabrizio Cumo

Abstract

La Comunità Europea ha chiaramente delineato i propri obiettivi in materia di sostenibilità ambientale, indicando ambiziosi target di riduzione dei consumi energetici, di riduzione delle emissioni e di incremento dell'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. In questo contesto, lo studio di soluzioni per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti è di fondamentale importanza, essendo il settore edilizio responsabile di più del 40% dei consumi complessivi.
Tali soluzioni devono essere inquadrate in uno scenario energetico nuovo, in cui sono necessari interventi per abilitare su larga scala l'integrazione delle energie rinnovabili.
Per far fronte all'aleatorietà della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, diventa necessario fornire una maggiore flessibilità dal lato della domanda, attraverso opportuni programmi di Demand Response (DR). Tale flessibilità deve essere ricercata in tutti i settori di consumo, ivi incluso il settore residenziale. Nel contesto italiano, tuttavia, il settore residenziale si presenta come poco elettrificato e molto frammentato, rendendo necessario uno studio volto a valutare il potenziale di aggregabilità di diverse utenze.
L'obiettivo della ricerca che si propone è la realizzazione di un sistema di supporto alle decisioni per la valutazione delle diverse strategie di ristrutturazione attraverso la misurazione della loro sostenibilità attraverso un processo di ottimizzazione multi-obiettivo.
L'attenzione della ricerca sarà rivolta a quelle porzioni del patrimonio edilizio che maggiormente si prestano all'aggregazione, a partire dai quartieri di edilizia residenziale pubblica costruiti nel secolo scorso.
Questi quartieri sono stati pensati per accogliere le abitazioni, il verde ed i servizi, e sono nati con una forte vocazione di inclusione e di comunità, che può essere recuperata in chiave moderna con un¿aggregazione anche energetica.

Gruppo di ricerca

CAPATA Roberto; PIRAS Giuseppe + (Dottorandi: De Lieto Vollaro Barbara)

CENTRI STORICI TRA ABBANDONO, CONSUMO E RICONQUISTA. Confronti internazionali e proposte per rinnovate strategie territoriali di tutela e  valorizzazione sostenibile - P.I. Prof. Giacinto Donvito

Responsabile Scientifico

Giacinto Donvito

Abstract

La ricerca si propone di APPROFONDIRE E AGGIORNARE I TEMI DEL DIBATTITO NAZIONALE E INTERNAZIONALE SUI CENTRI STORICI INDIVIDUANDO, allo stesso tempo, APPROPRIATI INDIRIZZI PER POLITICHE, STRATEGIE, PROCESSI E AZIONI DI TUTELA E VALORIZZAZIONE integrata, nella consapevolezza che si tratti di una INDISPENSABILE RISORSA territoriale, culturale, economica e sociale da trattare con cura e, soprattutto, DA LASCIARE nel migliore dei modi ALLE FUTURE GENERAZIONI.
Per tanto, si punta a rilanciare e innovare la conoscenza e gli orientamenti per l'azione che riguardano i centri storici italiani entro una adeguata e oramai indispensabile prospettiva comparativa internazionale che: a) RICOLLOCHI E AGGIORNI IL TRADIZIONALE RUOLO DEL CONTRIBUTO NAZIONALE su questi temi pur senza disperderne la ricchezza; b) consenta di PREFIGURARE NUOVI INDIRIZZI DI INTERVENTO utili per risolvere i numerosi squilibri territoriali generatisi negli ultimi decenni di disattenzione su questi temi e, soprattutto, di ampia sottovalutazione delle sfide dei cambiamenti globali e, quindi, degli orientamenti VERSO UNO SVILUPPO REALMENTE SOSTENIBILE.
Esistono, infatti, evidenze sulla necessità di una risposta articolata e di scala più ampia rispetto a quella abitualmente espressa dai soggetti preposti alla loro mera tutela che implica un ampio ripensamento degli strumenti da mettere in campo, delle modalità di azione e degli ambiti di riferimento per rispondere a vecchie e nuove sfide, attraverso il contributo essenziale delle ricerca scientifica che qui ci si propone di condurre attraverso un RAFFORZAMENTO DEL QUADRO DELLE CONOSCENZE UTILI e AI FINI DI UN AVANZAMENTO TEORICO E APPLICATIVO.

Gruppo di ricerca

DE LEO Daniela; ZEVI Sergio Fabio + (Dottorandi: Cazzaniga Giulia) + (Altro personale aggregato: Moral Andrès Fernando; Blanc Françoise; Bosch Joan; Delgado Alexandra; Cerletti Andrea; Barone Pasquale)

Le reti verdi e blu come matrici di rigenerazione urbana e territoriale. Nuovi strumenti di pianificazione resiliente e forme di progettualità condivisa - P.I. Prof.ssa Irene Poli

Responsabile Scientifico

Irene Poli

Abstract

La proposta si colloca nell'ambito delle attività di ricerca, didattica e sperimentazione nazionali e internazionali che i componenti del gruppo stanno affrontando da anni, in maniera autonoma e congiunta, sul tema della rigenerazione urbana, con specifico riferimento ai Paesi euromediterranei. In particolare, tali attività hanno riguardato il rapporto, già diffusamente affrontato negli scorsi decenni, tra pianificazione urbanistica e territoriale, e ambiente ed ecologia, evidenziando le attuali e indifferibili sfide che la disciplina urbanistica si trova a dover affrontare.
I fragili territori contemporanei, esito di processi di metropolizzazione, sono sempre più soggetti al depauperamento delle risorse ecologiche e finanziarie, alle gravi conseguenze dal punto di vista produttivo, sociale e ambientale degli eventi metereologici estremi e al degrado e alla omologazione dei paesaggi identitari. Questo richiama la necessità di un approccio integrato che metta in campo strategie di rigenerazione caratterizzate dalla interazione tra interventi di natura fisica, culturale e sociale e azioni di natura ambientale.
La ricerca trae origine dalla consapevolezza della necessità di individuare nuovi modelli urbani sostenibili e resilienti, basati sulla costruzione di reti verdi e blu, elementi connettivi e componenti multifunzionali che contrastino l'attuale conformazione della città e dei territori contemporanei e che rispondano in maniera proattiva ai mutamenti ambientali e socio-economici che li connotano.
A questi fini la ricerca adotta un approccio integrato e interscalare che, a partire dalla contestualizzazione delle dinamiche in corso, estendendo il campo ai Paesi nordeuropei all'avanguardia sotto il profilo della sostenibilità ambientale e dell'adattamento agli impatti del climate change, persegue l'obiettivo di individuare riferimenti metodologici e operativi per la costruzione di reti verdi e blu quali matrici di rigenerazione urbana e territoriale.

Gruppo di ricerca

BIANCHI Giovanna; GALASSI Antonella + (Dottorandi: Uras Silvia) + (Altro personale aggregato: Markus Schwai; Maros Finka)

Infrastrutture per la mobilità. Verso nuovi paradigmi interpretativi e nuovi strumenti operativi per la resilienza delle città metropolitane europee - Dott.ssa Chiara Ravagnan

Responsabile Scientifico

Chiara Ravagnan

Gruppo di ricerca

IACOMONI Andrea; MONARDO Bruno; VALORANI Carlo + (Dottorando: Vigliotti Marco) + (Altro personale aggregato: Cerasoli Mario; Baron Nacima; De Urena Frances Josè Maria; De Caro Annalisa)

Variable Property Envelopes. Sistemi e componenti tecnologici per involucri architettonici a prestazioni dinamiche in un'ottica di Green Building Approach verso un Abitare adattivo e sostenibile - P.I. Prof. Fabrizio Tucci

Responsabile Scientifico

Fabrizio Tucci

Abstract

Le forze che agiscono sugli edifici (clima, energia, informazioni, fattori ambientali biofisici, agenti umani) incidendo in modo determinante sulle loro performance, non sono statiche e fisse ma transitorie e in perenne mutazione. Ciò ha importanti implicazioni per la concezione e progettazione dell'involucro edilizio, che deve trascendere il ruolo di semplice azione protettiva che separa l'interno dall'esterno e divenire un sistema complesso selettivo e polivalente in sintonia con la variabilità dei fattori in gioco. Gli sviluppi scientifici più recenti sulle proprietà chimico-fisiche dei materiali, e - in modo interdisciplinare - nei campi della progettazione tecnologica ambientale, della elettrostatica, microelettronica, micromeccanica, nanotecnologia, ottica, fluidodinamica e informatica hanno aperto potenzialità e scenari completamente nuovi per la progettazione di involucri denominabili "Variable Property Envelops".
Si stanno sperimentando e adottando, con maggiore frequenza ma senza un quadro di riferimento, nuovi materiali performanti, sensori e attuatori che supportano operazioni e funzionalità dinamiche, come la regolazione della luce di un edificio, la trasmissione di aria e suono, il trasferimento termico e la qualità dell'aria interna. Il programma di ricerca si colloca nell'ambito degli studi innovativi e sperimentali dei VPE, con l'obiettivo di affrontare le problematiche in gioco attraverso la ricerca sui sistemi di involucro capaci, come il corpo umano, di interagire dinamicamente con l'ambiente esterno garantendo output variabili al variare degli input esterni e interni. Tale ottica, propria del "Green Building Approach", sta radicalmente trasformando il modo in cui si affronta la progettazione degli edifici, determinando la necessità di fornire un quadro di strumenti ai progettisti e alle PMI - il risultato atteso della proposta - per articolarne la complessa serie di informazioni e supportarne lo sviluppo degli aspetti tecnologico-pr

Gruppo  di ricerca

BAIANI Serena; BATTISTI Alessandra; D'OLIMPIO Domenico + (Altro personale aggregato: Salvatore Paola; Fiore Cristina; Vespa Giuseppina; Turchetti Gaia; Di Nezza Pasquale; Rosa Florence; Fintikakis Nikos; Thépot Patrick; López Héctor León; Auer Thomas; Roswall Jan; Mansour Majid)

Progressing Evidence-based Design for People and the Environment through Post Occupancy Evaluation (POE): Methodologies, Practices and Tools for a Successful Feedback - P.I. Prof.ssa Maria Beatrice Andreucci

Responsabile Scientifico

Maria Beatrice Andreucci

Abstract

The Indoor Environmental Quality (IEQ) is a key design goal to be achieved in building construction, since it strongly influences occupant¿s comfort, health, wellbeing and productivity. This ambition is especially relevant in public buildings, such as offices, schools, and libraries. Valuing the IEQ can be extremely challenging due to the involvement of psychological, physical and environmental factors. The "Post Occupancy Evaluation" (POE) is a "systematic evaluation of the effectiveness of design in the built environment from the occupants' point of view" (Preiser, 1995). Generally, POE denotes different methods of collecting and disseminating data on existing buildings that have been occupied for a certain period, and encompasses different research topics: air quality; thermal comfort; users' behaviours and influence on air temperature and humidity control; lighting and acoustic quality. POE methodologies are considered critical in order to guide and progress human-centred architecture. Goals, strategies, methodologies and tools for carrying out POE are focused on researches dealing with commonly used methods and tools, such as interviews, questionnaires, surveys, templates and focus groups. The evaluation approaches for indoor quality assessment follow three main strategies: the first one is aimed at measuring physical parameters related to indoor environments; the second one enquiries directly the users and their physical and psychological satisfaction; the third one tends to integrate the previous two. In Italy, the POE approach is still in a developing phase and has been applied mainly on public buildings. Among the various advantages offered, considering the relevant heritage building stock present in Italy, the POE represents a critical success factor in guiding practitioners and local administrators towards the correct assessment of most appropriate re-functioning of historical buildings.

Gruppo di ricerca

Alessandro Stracqualursi (Dottorando)

L'architettura della fabbrica moderna per lo spazio della contemporaneità: flessibilità alias indifferenza funzionale alias massima funzionalità - P.I. Prof. Luciano Cupelloni

Responsabile Scientifico

Luciano Cupelloni

Abstract

L'idea della modernità coincide con l'affermazione della velocità, della scienza e della tecnica. La relazione è diretta e sostanziale soprattutto nella costruzione dei luoghi del lavoro.
All'inizio del XX secolo, le fabbriche della seconda rivoluzione industriale assumono caratteri di totale razionalità, si distinguono per l'impiego intelligente delle tecniche costruttive e per la sperimentazione di tipologie sempre più flessibili.
I maestri del Movimento Moderno sono affascinati dalle manifestazioni dell'industria. E' una fascinazione profonda, non soltanto formale o estetica ma intimamente connessa con l'utopia radicale del mondo nuovo.
Gropius, Mendelsohn e soprattutto Le Corbusier guardano al Nord America e in particolare all'opera di Albert Kahn: un singolare autodidatta che tra il 1895 e il 1945 realizza 2.000 edifici, prevalentemente con Henry Ford, negli Stati Uniti e in Unione Sovietica.
Altrettanto rilevante l'esperienza europea, dove l'introduzione pionieristica delle nuove tecniche della ghisa, dei primi acciai e del cemento armato trova campo di sperimentazione privilegiato proprio nella costruzione per l'industria.
La riflessione sulle qualità dello spazio pensato per l'industria - quale radice del Moderno in Architettura - costituisce quindi una valida lezione, non soltanto per la riqualificazione architettonica e la rigenerazione urbana, ma anche per la concezione della architettura contemporanea.
Lo spazio industriale, le sue tecniche, le logiche che lo sottendono possono guidarci nella ricerca sperimentale, ben oltre l'obiettivo della flessibilità, fino alla nozione di indifferenza funzionale, intesa non come neutralità informe, bensì come massima funzionalità della qualità spaziale.
La ricerca proposta intende analizzare l'ambiente costruito - con particolare riferimento al patrimonio industriale - non soltanto come risorsa ambientale, economica e sociale da riqualificare ma anche come matrice logica per nuove forme e modi di costruire.

Gruppo di ricerca

Marco Giampaoletti (Assegnista di ricerca), Elena Gualandi (Dottoranda), Virginia Bernardini    prof. a contratto    Dip. PDTA, Massimo Locci    prof. a contratto    Dip. PDTA

Design for Cultural Experience. Multimedia design project dedicated to the history and memories of architects, architectures and events of the Faculty of Architecture of Rome (1919/1990) - P.I. Prof.ssa Federica Dal Falco 

Responsabile Scientifico

Federica Dal Falco

Abstract

Il progetto di ricerca multimediale è dedicato alla ricostruzione della storia e delle memorie dei principali protagonisti e degli eventi che hanno segnato l'identità della Facoltà di Architettura di Sapienza Università di Roma ed è proposto in occasione delle Celebrazioni del Centenario.
La ricerca si basa sulla ricognizione, lo studio e l'analisi di differenti fonti documentali: dai riferimenti bibliografici (monografie, articoli su riviste) reperibili nelle Biblioteche e negli Archivi preposti ai materiali audiovisivi conservati nelle Istituzioni preposte. I periodi individuati (1919-1945; 1950-1968; 1970-1990); costituiscono tre importanti momenti della storia italiana e della sua cultura progettuale dall'urbanistica, all'architettura, al design, ma sono anche fondamentali nell'evoluzione degli insegnamenti e degli ordinamenti della Facoltà di Architettura. La raccolta e la catalogazione delle fonti, in particolare dei materiali audiovisivi, è coerente con le chiavi di lettura - architetti/docenti e loro opere di architettura, eventi principali - attraverso le quali la ricerca intende restituire una visione di tali significativi periodi. La sistematizzazione dei dati acquisiti costituisce il primo step della ricerca il cui obiettivo è finalizzato alla disseminazione dei risultati ottenuti con diversi format e differenti media, anche prevedendo una pubblicazione scientifica. Il progetto pilota è dedicato alla sperimentazione dell'interazione tra spazi virtuali e spazi tangibili con l'obiettivo di verificare una reciproca integrazione nei processi di fruizione degli ambienti, in particolare dei beni culturali e della scena artistica digitale. L'incontro tra Design, Cultural Heritage ed archivi audiovisivi, costituisce un innovativo ambito di studi caratterizzato da una visione organica e dinamica dei Beni Culturali, materiali e immateriali.

Gruppo di ricerca

Flavia Dalila D'Amico (professore a contratto CdlM DCVM. Dottore di Ricerca in Musica e Spettacolo Sapienza Università di Roma-Facoltà di Architettura Dipartimento PDTA )

Identificazione ed interpretazione di habitat comunitari finalizzato alla pianificazione della Rete ecologica locale nei Parchi naturali regionali del Lazio meridionale - P.I. Prof. Romeo Di Pietro

Responsabile Scientifico

Romeo Di Pietro

Abstract

I Monti Volsci (Lazio meridionale) rappresentano un'area di grande valenza naturalistica a livello nazionale. Essi sono costituiti da Monti Lepini, Ausoni ed Auunci. La subunità meridionale del Complesso dei Volsci (Ausoni-Aurunci) è sede di tra Parchi naturali Regionali. 1) Parco dei Monti Ausoni e del Lago di Fondi; 2) Parco dei Monti Aurunci; 3) Parco della Riviera d'Ulisse. Nonostante queste tre aree siano caratterizzate da altissimi livelli di biodiversità e conservino tratti paesaggistici unici nel contesto regionale, la loro presenza sul territorio è ancora percepita dalle popolazioni locali come un impedimento allo sviluppo economico del territorio. In realtà manca attualmente un piano di gestione delle risorse tale da poter conciliare e integrare in maniera virtuosa le attività antropiche attive sul territorio con le necessarie esigenze conservazionistiche dettate dalla presenza di ecosistemi unici o estremamente rari. Presupposto fondamentale alla Pianificazione sostenibile è la conoscenza di base del territorio ed in particolare di quelle tipologie ambientali (habitat) che la Comunità Europea ci chiede di identificare, valutare in termini quali-quantitativi e monitorare. La presente ricerca è finalizzata quindi al riconoscimento e alla mappatura degli habitat presenti sul territorio in oggetto e alla proposizione di una rete ecologica embrionale che, oltre a contribuire alla loro conoscenza e conservazione, possa fornire indicazioni importanti di tipo gestionale nel quadro dei futuri piani di assetto e di gestione dei Parchi coinvolti.

Gruppo di ricerca

Paola Fortini ( Professore Associato Università del Molise)

PerformingSpace. L'uso delle nuove tecnologie per l'amplificazione e lo storytelling digitale degli spazi espositivi attraverso i processi di Mixed Reality e i new media digitali - P.I. Prof. Luca Ruzza

Responsabile Scientifico

Luca Ruzza

Abstract

PerformingSpace è un progetto che integra tecnologie di motion capture (digitalizzazione del movimento umano, in particolare del performer), realtà virtuale, ripresa audiovideo low media, sensoristica, al fine di realizzare uno "spazio-opera" sperimentale che mostri le nuove possibilità di digital storytelling integrando ambienti reali e ambienti aumentati dalle tecnologie digitali. Sarà un progetto pilota volto allo studio dell'interazione tra spazi virtuali e spazi tangibili con lo scopo di verificare una integrazione reciproca nei processi di fruizione degli ambienti, in particolare dei beni culturali e della scena artistica digitale che coinvolgerà studenti universitari, dottorandi, ricercatori, istituzioni museali e scolastiche, cooperative culturali, fondazioni teatrali. A) PerformingSpace utilizzerà un approccio Research through design (Rtd): la progettazione dello spazio tangibile e interattivo attraverso hardware arduino e sensoristica e la creazione dello spazio virtuale (realizzato ed esplorato attraverso htcVive) aprono uno spazio "terzo" (intersecazione di reale e virtuale - mixed reality) utilizzato per acquisire nuove conoscenze e comprensione. B) Attraverso dispositivi di sensoristica si esploreranno i Physical Media al fine di sperimentare le relazioni fra stili diversi di "fruizione" oggi soggetti a una rivoluzione epistemologica. C) Gli elaborati "virtuali" analizzeranno il rapporto tra digitalizzazione dell'oggetto e restituzione aptica attraverso le superfici interattive; D) Le best practice esplorate mirano a cristallizzare nuovi percorsi didattici che vengono a crearsi nell'esplorazione delle tecnologie applicate al nostro patrimonio artistico; saranno condivise attraverso la progettazione di partnership con enti culturali e aziende interessati a testare PerformingSpace sull'esempio di un accordo quadro di collaborazione tra il Dipartimento di Pianificazione, Design, Tecnologia dell'Architettura e la Fondazione Roma Europa Festival.

Gruppo di ricerca

Maria Claudia Clemente, Maria Grazia Berlangieri (docente a contratto), Dalila D'Amico (docente a contratto)

Analisi dei flussi e dei fattori d'impatto sulla fruibilità dei grandi poli museali di Roma per l'ottimizzazione dei percorsi di visita - P.I. Prof.ssa Teresa Villani

Responsabile Scientifico

Teresa Villani

Abstract

I grandi musei, quali 'contenitori' di pregio dai 'contenuti' di valore, negli anni si sono evoluti verso un sistema di relazioni complesso, caratterizzato dalla presenza crescente e articolata di servizi tesi a favorire l'inclusione sociale e culturale, la partecipazione, l'interazione e la fruizione più attiva dell'utente.
Tuttavia, proprio il potenziamento dei servizi offerti (punti ristoro, sale convegni, ecc..) ha contribuito a determinare un consistente incremento di visitatori, con conseguenti problematiche di affollamento e/o sovraffollamento. Da qui, la necessità di studiare la messa a punto di strumenti e metodi di monitoraggio, analisi, valutazione dei flussi dei visitatori in rapporto alla configurazione degli spazi, per migliorare la fruibilità, ottimizzare i percorsi e accrescere la qualità complessiva dell'esperienza di visita.
La presente proposta, in continuità con la ricerca di Ateneo 2016 (Wayfinding e configurazione ambientale nei musei per la promozione del patrimonio culturale e della sostenibilità: materiali innovativi e soluzioni tecniche), ha pertanto l'obiettivo generale di mostrare le potenzialità di integrazione degli Spatial Decision Support System e delle valutazioni ex post negli spazi museali, per la condivisione di intenti fra operatori, Istituzioni, tecnici e stakeholders e per supportare scelte di governance e di fruizione dei beni culturali.
Obiettivo più specifico riguarda l'applicazione di metodologie dirette (Post Occupancy Evaluation) e indirette (analisi configurazionali) a tre casi studio significativi in termini di 'pressione turistica', concordati con la Soprintendenza Capitolina ai Beni Culturali con la quale, a tal fine, è in atto una Convenzione con il Dipartimento PDTA di Sapienza. I risultati individueranno un quadro di criticità e una valida base per ipotizzare interventi di rifunzionalizzazione per l'ottimizzazione della fruibilità, dei modi d'uso e dei tempi di percorrenza dei flussi dei visitatori.

Gruppo di ricerca

Tiziana Ferrante

Progetti Anno 2018

Percorsi di resilienza. Il riuso e il rilancio delle ferrovie minori per la rigenerazione dei territori fragili. Esperienze in Italia e Spagna - P.I. Dott.ssa Chiara Ravagnan

Responsabile Scientifico

Chiara Ravagnan

Ente finanziatore

Sapienza Università di Roma

Ruolo del Dipartimento

Coordinatore del Network di Ricerca (Principal Investigator)

Anno di finanziamento

2018

Durata

2 anni

Obiettivi della ricerca e risultati attesi 

Nel quadro del dibattito sulle strategie per la rigenerazione delle “inner peripheries”, la ricerca si pone l'obiettivo di individuare riferimenti metodologico-operativi per il rilancio, la riattivazione turistica e il riuso delle ferrovie in dismissione nelle aree interne in Italia e Spagna. 

Soggetti istituzionali pubblici o privati coinvolti nel progetto

Soggetti promotori: Università Sapienza, Università Roma Tre, Università Tor Vergata, Universidad de Castilla-La-Mancha (Toledo), UPC (Barcellona).

Gruppo di ricerca

Gruppo promotore della ricerca: Chiara Ravagnan (Responsabile scientifico), Francesca Rossi, Chiara Amato, Silvia Uras (Sapienza), Mario Cerasoli (Università Roma Tre), Gianluca Mattarocci (Università Tor Vergata), José Maria de Ureña (UCLM), Carlos Marmolejo (UPC). Hanno preso parte alle attività di ricerca anche Giulia Bevilacqua, Francesco Crupi, Cristiana Lauri (Università Sapienza), José Maria Coronado, Amparo Moyano (UCLM), Domenico D'Uva (Politecnico di Milano), Valeria Saiu, Adriano Dessì (Università di Cagliari), Fernandel Alfonso (UPC), Carmen Giannino (Presidenza del Consiglio dei Ministri).

Link

https://sites.google.com/uniroma1.it/percorsidiresilienza

GDPR E DIGITAL SAFETY. Una indagine sociologica sulla consapevolezza digitale degli adolescenti italiani - P.I. Prof.ssa Ida Cortoni

Responsabile Scientifico

Ida Cortoni

Ente finanziatore

Sapienza Università di Roma

Ruolo del Dipartimento

Coordinatore del Network di Ricerca (Principal Investigator)

Anno di finanziamento

2018

Durata

3anni

Obiettivi della ricerca e risultati attesi 

  1. indagare il tipo ed il livello di consapevolezza digitale degli adolescenti dai 14 ai 16 anni, in modo da fornire indicazioni chiare sul suo grado di diffusione negli adolescenti per successivi investimenti governativi in termini di policies;
  2. indagare le strategie di mediazione culturale ed educativa familiare e scolastica, alla base dello sviluppo di digital capabilities degli adolescenti; 
  3. analizzare le iniziative e i progetti formativi, all’interno e all’esterno della scuola degli ultimi anni, orientati alla diffusione di una cittadinanza consapevole. Il presupposto di partenza, in questo caso, è chè investimento sulla digital literacy in termini di implementazione di competenze digitali, soprattutto rispetto agli aspetti trasversali, rappresenta la strada giusta da intraprendere per una capillare diffusione della digital safety fra gli adolescenti.

Gruppo di ricerca

Loris Di Giammaria, Laura Casaldi, Sara Pastore, Giuliana Parente, Veronica Lo Presti.

Tool Up [TU]: A multisciplinary protocol for urban regeneration - P.I. Prof.ssa Alessandra Battisti

Responsabile Scientifico

Alessandra Battisti

Ente finanziatore

Sapienza Università di Roma

Ruolo del Dipartimento

Coordinatore del Network di Ricerca (Principal Investigator)

Anno di finanziamento

2018

Durata

1 anno

Obiettivi della ricerca e risultati attesi 

La ricerca è stata finalizzata allo sviluppo di un protocollo multidisciplinare per promuovere la rigenerazione urbana attraverso azioni per migliorare l'equità nella salute e nel benessere degli abitanti delle parti emarginate di una città attraverso un lavoro congiunto multidisciplinare. Il gruppo di ricerca si è concentrato sulla qualità della vita e ha indagato le azioni ambientali strategiche come articolazione di reti e hub, per una rigenerazione a consumo zero di suolo, con controllo ambientale ed energetico del metabolismo urbano - gestito anche con le ICT per gli ecosistemi efficienti, attraverso l'approccio alla salute globale, la valorizzazione delle risorse e delle energie locali come beni comunitari e lo sviluppo di imprese comunitarie, e l'incentivazione di processi partecipativi. 

Soggetti istituzionali pubblici o privati coinvolti nel progetto

Dipartimenti della Sapienza (Pianificazione, Design, Tecnologia dell'Architettura, Sanità pubblica e malattie infettive, Scienze sociali ed economia, Scienze biotecnologiche medico-chirurgiche) in collaborazione con altre istituzioni locali e nazionali tra cui il Municipio XIII e l'Azienda Sanitaria Locale Roma1 (ASL)

Gruppo di ricerca

Romeo Di Pietro, Maurizio Marceca, Carmela Mariano, Bruno Monardo, Fabrizio Tucci, Simona Casciaro, Valeria Cecafosso, Lorenzo Paglione, Rafael De Moura Pires, Asia Barnocchi, Alberto Calenzo, Livia Calcagni.

Closed-loop building materials. L'harvest map come strumento di progetto: prima applicazione in un distretto urbano a Roma - P.I. Prof.ssa Serena Baiani 

Responsabile Scientifico

Serena Baiani

Abstract

Il progetto dell'ambiente costruito si confronta con un'innovata condizione di processo in cui le risorse materiali sono "progettate" per auto-rigenerarsi, istituendo un nuovo ciclo di vita, ri-fondando le cose e le relazioni fra le cose, i luoghi e i paesaggi (Bocchi 2016). Adottare un approccio circolare, in risposta agli obiettivi comunitari, significa quindi ripensare il processo progettuale e realizzativo tenendo conto dell'intera filiera attraverso: massimizzazione dell'uso di materie/energie rinnovabili e risorse provenienti da riuso e riciclo (input sostenibili); estensione della vita utile del prodotto attraverso eco-design, design for deconstruction e sostituibilità delle componenti; ricorso a piattaforme di sharing della gestione di materiali e prodotti tra diversi utilizzatori; adozione di approcci "product as a service"; valorizzazione del fine vita con strategie di riuso/rigenerazione/riciclo (Ellen McArthur Foundation).
L'approccio operativo della progettazione tecnologica, con apporti interdisciplinari, può consentire una compiuta applicazione della visione Cradle to Cradle all'ambiente costruito, attraverso pratiche di superuse/riuso di componenti e materiali di recupero a grande scala, ovvero non come singola sperimentazione progettuale bensì come opzione tecnica affidabile e replicabile diffusamente a livello di filiera.
L'applicazione dello strumento harvest map su un ambito urbano complesso, il potenziale distretto circolare Tiburtino a Roma, offre un interessante palinsesto per testare la praticabilità del riuso a scala locale, mettendo in loop le risorse materiali già disponibili ed i flussi che deriveranno dalle previste operazioni di recupero edilizio e rigenerazione urbana. Il progetto tecnologico e la prototipazione di un componente di involucro con materiali riutilizzati e decostruibile per il recupero di edifici esistenti, consentiranno di valutare l'incremento della resource productivity.

Gruppo di ricerca

BIANCHI Giovanna; CANGELLI Eliana; GALASSI Antonella + (Dottorando: Angelini Roberto) + (Altro personale aggregato: Altamura Paola; Conteduca Michele; Tabak Magdalena; Giordano Roberto; Capellini Marco; Cutaia Laura; Peeren Césare; Vocino Dana; Durmisevic Elma; Hobbs Gilli)

SPIAGGIAVERDE. Prodotti, materiali e azioni design-driven per lo sviluppo sostenibile dell'ambiente balneare - P.I. Prof. Vincenzo Cristallo

Responsabile Scientifico

Vincenzo Cristallo

Abstract

L'ambiente marino/costiero rappresenta un contesto fortemente caratterizzato da elementi naturali, da artefatti e pratiche sociali.
Un ambiente complesso nel quale è necessario operare in funzione di tutele ambientali e paesaggistiche, sia in relazione ai bisogni dei beneficiari dei litorali marini che delle filiere economiche operanti nel settore turistico/balneare. Vale a dire progettare manufatti e servizi sostenuti dalle scienze del design che aggiornino e integrino principi di convivenza tra territorio, persone e artefatti, equilibrando il grado di antropizzazione della natura nella direzione di una balneazione inclusiva di nuove priorità e sensibilità.
La cultura del design con il suo particolare set di competenze e strumenti che provengono dai temi del social design, può orientare le azioni progettuali verso una sostenibilità territoriale caratterizzata da una forte componente relazionale. In queste condizioni la condivisione diviene pertanto una forma di co-definizione del piano del progetto attraverso la cooperazione tra soggetti proponenti e destinatari secondo un approccio bottom-up che promuove forme comunitarie di azioni in grado di agire in modo integrato su livelli strategici, organizzativi e progettuali, così favorendo la generazione di economie inclusive e sostenibili.

Ciò premesso, la ricerca SPIAGGIAVERDE ha come obiettivi:
- lo studio delle problematiche ambientali connesse allo sfruttamento turistico delle coste italiane e, più in generale, dell'area del Mediterraneo;
- l'individuazione e la mappatura delle criticità specifiche in relazione all'ambiente e alle economie del turismo balneare;
- la disamina delle best practice su scala internazionale ricadenti su questi temi;
- la definizione di soluzioni design-driven e specifiche metodologie d'intervento per il progetto di prodotti-servizio;
- la progettazione e prototipazione di prodotti- in collaborazione con aziende design oriented - per la fruizione sostenibile delle spiagge.

Gruppo di ricerca

LUCIBELLO Sabrina; RENZI Antonio + (Dottorando: Mossaffa Orkide) + (Altro personale aggregato: Sacco Roberta

Developing of an innovative wearable pollution sensor: MEPS (Mobile Embedded Pollution System) - P.I. Prof. Fabrizio Cumo

Responsabile Scientifico

Fabrizio Cumo

Abstract

Lastly improvement in buildings insulation united with molds and yeasts proliferation, and with the wide adoption of air conditioning had reduced air change rate inside buildings creating air stagnation and reducing breathable oxygen, leading to an air-quality impoverishment due to the presence of pollutants and toxic gases inside the rooms. In addition, molds and yeasts proliferation increases CO2 concentrations reducing breathable oxygen with several consequences on the health. The pollution issue is present also in the outside environment where the concentration of NOx to SO2 and micro particulate matter can exceed the limits. Basing on the WHO air quality guidelines, the concentration of several outdoor and indoor pollutants should be controlled. Prosecuting the activities started during the bilateral project "PRACTICE" (Planning Renewal Ageing Cities Towards Innovative Cellular Environments) and "SoURCE" (Sustainable Urban Cells), where was developed an age-friendly integrated air quality sensor called HOPES (Home Embedded Pollution System, elected as "project of the day" by Sapienza) a new prototype of wearable gas sensor called MEPS (Mobile Embedded Pollution System) is presented, a smaller version of HOPES. The system is a wearable thought to analyze the personal breathed pollutants. The system proposes an innovative approach, focused on people more than on the external environment; before protecting the environment, it is important to protect people from environmental pollution. MEPS project will help in monitoring real time pollutants in air helping people to reduce their exposure to hazardous gases and collecting position data helpful to the authority for managing purposes, green district and emergencies identification. It can be considered a mitigation measures that will help to keep breathed pollutants concentration averagely under the recommended values.

Gruppo di ricerca

MANCINI Francesco; PIRAS Giuseppe + (Assegnista: Gugliermetti Luca) + (Altro personale aggregato: Colararieti Tosti Massimiliano)

TEORIE E PRATICHE URBANE PER CONTRASTARE DEGRADO AMBIENTATALE & DISAGIO SOCIALE. Innovazioni delle teorie e delle pratiche urbanistiche per contrastare la disuguaglianza urbana attraverso rinnovati approcci alla valorizzazione del patrimonio storico ambientale come occasione di sviluppo locale - P.I. Prof.ssa Daniela De Leo

Responsabile Scientifico

Daniela De Leo

Abstract

La ricerca ha l'OBIETTIVO PRIMARIO di: a) RAFFORZARE LA CONOSCENZA TEORICA E PRATICA SUI NESSI TRA DEGRADO URBANO, DISAGIO SOCIO ECONOMICO e POSSIBILITA' DI ACCESSO ALLA RICCHEZZA COMUNE; e b) INDIVIDUARE STRATEGIE INNOVATIVE (da sperimentare successivamente) per CONTESTI URBANI FORTEMENTE DEGRADATI.
Questa ricerca si propone, infatti, come INDISPENSABILE STEP di un percorso mirato a costruire conoscenze condivise e RAFFORZARE LE RETI DI SCAMBIO INTERNAZIONALE PER poter meglio COMPETERE NELL'ELABORAZIONE DI proposte di futuri e più complessi PROGETTI EUROPEI (OBIETTIVO SECONDARIO) come LIFE, Horizon2020, UIA-Urban Innovative Action, etc., che offrono poi risorse adeguate anche per la concreta sperimentazione e trasformazione di aree urbane fortemente degradate.
Nello specifico, quindi, LA presente RICERCA SI CONCENTRERÀ su:
- RICOGNIZIONE E APPROFONDIMENTO DI CONDIZIONI CRITICHE per come considerate dalla LETTERATURA e dalle SPERIMENTAZIONI condotte a livello locale e nazionale;
- SVILUPPO DI INDIRIZZI DI AZIONE MIRATI ALLA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO-ARTISTICO E AMBIENTALE in aree urbane degradate dal punto di vista socio-economico e dello sviluppo locale del territorio.
In questo quadro, SI APPROFONDIRÀ IL CASO DI STUDIO di una parte del V MUNICIPIO DELLA CITTÀ DI ROMA cercando di CAPIRE COME SIA POSSIBILE INCIDERE SULLA QUALITÀ DELL'AMBIENTE URBANO mirando al CONTRASTO, ALLO STESSO TEMPO, DELLE DISEGUAGLIANZE SOCIALI proprio attraverso la valorizzazione del consistente patrimonio storico-ambientale, oggi sottostimato, sotto utilizzato e fortemente degradato. La ricerca servirà, quindi, a costruire conoscenza scientifica teorica e applicativa ma, anche, conoscenza situata, utile a mettere a punto la candidatura per un finanziamento che renda possibile poi realizzare concreti interventi di trasformazione. In questo senso si tratta di una ricerca scientifica che piega verso la terza missione coinvolgendo direttamente i referenti V del Municipio.

Gruppo di ricerac

DONVITO Giacinto; ZEVI Sergio Fabio + (Dottorando: Mobasheri Sara) + (Altro personale aggregato: Barca Fabrizio; Cogliati Dezza Vittorio; Merino Gomez Elena; Delgado Jimenez Alexandra; Moral Andres Fernando; Perfetti Paola; Roy Ananya; Madanipour Ali; Schirru Maria Rita)

Design & Planning: strategie di sviluppo, di pianificazione e di valorizzazione dei sistemi produttivi locali italiani della ceramica artistica, in relazione alla tradizione culturale e alla rigenerazione urbana e del territorio. Il Caso Deruta - P.I. Prof. Carlo Martino

Responsabile Scientifico

Carlo Martino

Abstract

La proposta di ricerca Biennale "Design & Planning: strategie di sviluppo, di pianificazione e di valorizzazione dei sistemi produttivi locali italiani della ceramica artistica, in relazione alla tradizione culturale e alla rigenerazione urbana e del territorio. Il caso Deruta", si pone l'obiettivo di dare risposte strategiche ad un comparto, quello della ceramica artistica che, fortemente legato alla storia e alla realtà di 40 città italiane, non riesce più a competere nel mercato mondo e versa in una profonda crisi che investe anche le città e i territori. La ricerca si colloca nella filone più ampio della Valorizzazione del Cultural Heritage.
L'ipotesi di partenza è che la metodologia "Design Driven Innovation" possa coinvolgere attivamente e in modo sinergico l'Urbanistica e le Scienze Economiche nella RICERCA di soluzioni complesse ed articolate per ri-attivare processi di Sviluppo, Valorizzazione e RIGENERAZIONE delle città della Ceramica Artistica, agendo sia sul sistema produttivo che sulla rifunzionalizzazione della città. La ricerca che nasce all'interno del dipartimento PDTA, in cui sono settori prevalenti in tutto l'ateneo il Design e l'Urbanistica, integra anche le Scienze Economiche, con cui l'ambito del Design ha già sperimentato con alcuni progetti passati, la ricerca multidisciplinare.
A dare reali prospettive di attuazione alla proposta sono gli accordi che il PDTA ha già sottoscritto con alcune amministrazioni locali della rete delle città della ceramica, tra le quali il Comune di Deruta, che rappresenterà il caso studio della ricerca.
Le metodologie utilizzate saranno quelle tradizionali della Desk Research e della Field Research cui si aggiungeranno attività di Ricerca/Azione per lo sviluppo sperimentale di soluzioni applicative.

Gruppo di ricerca

ESPOSITO DE FALCO Salvatore, RICCI Laura + (Dottrando: Bevilacqua Giulia)

Growth machine in Italia? Trasformazioni urbane, rendita e regolazione politica a Roma e Milano - P.I. Prof.ssa Barbara Pizzo

Responsabile Scientifico

Barbara Pizzo

Abstract

Nelle città, luoghi privilegiati della ristrutturazione socio-spaziale di matrice post-fordista, la rendita fondiaria e immobiliare si sta rivelando un meccanismo fondamentale e una componente sempre più importante della loro economia.
Obiettivo della ricerca è la verifica del ruolo che la rendita (come rent gap) gioca nelle decisioni relative ai progetti di trasformazione urbana e nella loro realizzazione, sia per i soggetti privati, per i quali la rendita è connessa al profitto, sia per i soggetti pubblici, che attraverso forme di regolazione (strumenti di pianificazione e politiche urbane) e decisioni puntuali, possono definirne forme e modalità di redistribuzione, crearne le condizioni di generazione o di incremento, e cogliere le occasioni di trasformazione come opportunità di messa a profitto dello spazio urbano.
Tale tema risulta sotto-analizzato nella ricerca e costituisce un campo di ricerca particolarmente adatto all'approccio interdisciplinare che il gruppo di ricerca può garantire.
L'ipotesi di ricerca è che uno degli aspetti decisivi per capire i processi decisionali alla base dei progetti di trasformazione, e la natura, il contenuto, la qualità dei progetti stessi, e gli esiti materiali della loro realizzazione, sia proprio la rendita, che sarà indagata da diverse prospettive disciplinari e teoriche, combinando quella urbanistica con una prospettiva di analisi politica e di governance.
La ricerca proposta presenta importanti elementi di innovatività che riguardano questioni di carattere tanto teorico, quanto di spiegazione degli specifici processi indagati. Tra questi, si sottolinea l'individuazione dei fattori che spiegano gli esiti specifici dei progetti e processi di trasformazione urbana: tale individuazione è potenzialmente in grado di contribuire alla definizione di indicazioni normative sugli stessi progetti e processi al fine di ottenere risultati più soddisfacenti se considerati, in particolare, dal punto di vista dell'interesse pubblico.

Gruppo di ricerca

D'ALBERGO Ernesto; MOINI Giulio + (Dottorando: Esposito Alessandra)

Territorio, economia, ambiente: politiche, piani e programmi per un turismo costiero sostenibile e condiviso nei paesi Ue del Mediterraneo - P.I. Prof. Saverio Santangelo

Responsabile Scientifico

Saverio Santangelo

Abstract

La sostenibilità del turismo nelle località costiere è un tema di indagine importante. Lo è perché il turismo, per sua natura, tende a "consumare" le risorse locali piuttosto che a preservarle per gli utenti futuri. Il progetto di ricerca intende indagare: a. su alcune località costiere di paesi Ue del Mediterraneo, circa il possesso/controllo di beni "turistici" e risorse locali; b. sui vincoli che le comunità locali possono porre all'uso delle risorse per promuovere lo sviluppo economico e sociale senza comprometterne la capacità di soddisfare i bisogni delle generazioni future; c. sulle forme e gli strumenti di pianificazione territoriale e governo locale dell'offerta turistica più adatti a promuovere e condividere lo sviluppo sostenibile dei territori costieri, in molti casi, tra l'altro, già fortemente urbanizzati.
Il progetto di ricerca considera questi ed ulteriori aspetti problematici (ad es. il rischio climate change), secondo una prospettiva di lavoro interdisciplinare (pianificazione territoriale, economia, geografia, diritto), internazionale (col coinvolgimento, in primis, di UPO, università spagnola di Siviglia), e aperta alle competenze del Mibact in tema di tutela e valorizzazione dei beni culturali (e quindi turistici), paesaggio compreso.
Principale finalità è indagare approcci, modalità di confronto e decisione tra attori di governo, attori sociali, attori economici e competenze tecniche presenti nei territori costieri, nel perseguire una maggiore sostenibilità del turismo in quelle aree. L'ipotesi che si intende verificare è che per elevarne il livello ed estenderne la portata sia necessario: 1. verificare la reale efficacia, oggi, degli strumenti di governo e pianificazione tradizionali; 2. considerare le forme emergenti di governance e pianificazione territoriale proprie dell'approccio strategico-contrattuale, tra cui specificamente i cosiddetti Contratti di Costa (anche sotto il profilo giuridico della fattibilità amministrativa).

Gruppo di ricerca

BASILE Elisabetta; CECCHI Claudio; DE PASCALI Paolo; DELLA SCALA Maria Grazia

Metamateriali: nuovi paradigmi per il design tra struttura e materia - P.I. Prof.ssa Cecilia Cecchini

Responsabile Scientifico

Cecilia Cecchini

Abstract

Oggi è possibile la realizzazione di materiali caratterizzati da micro/nano-architetture riproducibili in scala macro le cui caratteristiche prestazionali non dipendono solo dalla loro struttura molecolare, ma dalla geometria realizzativa definita dal pattern risultante dalla combinazione delle unità base che lo compongono. Si tratta di una famiglia di metamateriali la cui micro architettura spaziale può essere ottimizzata in fase progettuale e preconfigurata al fine di rispondere a specifiche funzionalità.
Questa categoria di materiali/prodotti è al centro di molti degli studi più avanzati nel campo del material engineering e del material design, grazie anche al miglioramento delle tecniche di produzione additiva che facilita la loro realizzazione, aprendo nuove possibilità applicative. La responsività e la scalabilità dei metamateriali può infatti radicalmente cambiare il rapporto materiale-oggetto, e la possibilità di generare movimenti tra le parti di un oggetto non tramite giunzioni meccaniche ma grazie alle deformazioni controllate del materiale stesso, consente applicazioni del tutto inedite nel settore del product design.
Ed è proprio l'individuazione del loro possibile impiego in questo campo - oggi ancora molto limitato - l'obiettivo principale della ricerca, che si propone di identificare il posizionamento dei metamateriali nell'ambito dei materiali per il design; di analizzare i principali ambiti di ricerca sistematizzandoli secondo un criterio analitico-metodologico precedentemente messo a punto; di delineare nuovi possibili scenari di utilizzo innovativo nell'ambito del product design, al fine di migliorare e potenziare le prestazioni degli oggetti.

Visitor Cultural Experience. Progetto di comunicazione interdisciplinare per la valorizzazione museale: Design, Museum e Visual Studies, Choreographic e Performing Arts. -P.I. Prof.ssa Federica Dal Falco

Responsabile Scientifico

Federica Dal Falco

Abstract

La proposta di ricerca è dedicata al Design for Cultural Heritage, con focus sulla comunicazione visiva e multimediale per le Istituzioni museali, considerando il rapporto sinergico tra architettura, museum e visual studies, arti performative e coreografiche. La ricerca è sottesa da una visione dinamica del Cultural Heritage e dalla contezza delle modalità con cui le azioni del design incidono sul dato storico e sulla stratificazione rigenerandone il senso con progetti materiali e immateriali. La comunicazione museale opera nel segno del dialogo tra contesti fisici e sociali, tra antico e contemporaneo e considera il ruolo dei visitatori parte integrante del sistema al fine di valorizzare e ampliare la fruizione dei Beni. Il forte impatto della cultura digitale sui Musei ha trasformato tali Istituzioni in dispositivi ibridi e complessi generando nuovi modi per attivare curiosità finalizzate all'apprendimento e all'approfondimento delle conoscenze attraverso l'interazione dei pubblici con i media. In relazione a tale scenario, lo spazio museale si è sempre più evoluto in un luogo aperto catalizzatore di eventi acquisendo le caratteristiche di spazio pubblico della città e del territorio. La proposta di ricerca, di natura teorico-critica e sperimentale, si prefigge un duplice obiettivo e risultato: operare un avanzamento dello stato dell¿arte in materia con pubblicazione scientifica; realizzare un progetto pilota di Design per le Istituzioni museali, assumendo come campo di sperimentazione il MADRE Museo di Arte contemporanea Donna Regina di Napoli. La peculiarità e innovatività del progetto risiede nella sua visione olistica e interdisciplinare che assume quali riferimenti esemplari progetti internazionali inclusivi dei museum e visual studies e delle arti performative e coreografiche nel segno di innovative interpretazioni delle culture digitali, con l¿obiettivo di ampliare la fruizione attraverso forme di diletto preposte ad acquisire e approfondire conoscenze.

Innovative strategie di intervento e nuove tecnologie per la mitigazione delle problematiche di inquinamento ambientale indoor: individuazione di soluzioni tecnico-progettuali di riferimento per una efficace risposta tecnologico-ambientale degli edifici - P.I. Prof. Domenico D'Olimpio 

Responsabile Scientifico

Domenico D'Olimpio

Abstract

Il concetto di "Sick building syndrome" (SBS), così come definito dall'Organizzazione Mondiale a metà degli anni '80 si è nel tempo evoluto e complessificato alla luce di recenti studi e ricerche che ne hanno ridefinito i contenuti. Ulteriori e più specifiche declinazioni della SBS, come ad esempio la "sindrome da sensibilità chimica multipla" (MCS) o la "sindrome tossica da polvere organica" (ODTS), vanno attualmente ad individuare specifici aspetti, legati alla salubrità dell'ambiente indoor, che concorrono a definire un quadro di problematiche ambientali degli spazi confinati caratterizzato da una crescente complessità, in cui agenti inquinanti di natura chimico-fisica, come i gas di combustione, i particolati aerodispersi, i composti organici volatili, il radon, i campi elettromagnetici; e quelli di natura biologica, costituiti da batteri, virus, funghi, residui biologici, ecc., pongono l'esigenza di individuare risposte tecniche e tecnologiche che si pongano non come risposte ex post, da porre in essere dopo la costruzione dell'edificio ed al manifestarsi della problematica, ma come risposte ex ante incorporate nella dotazione tecnologica dell'edificio ed in grado di prevenire il determinarsi delle problematiche e delle patologie legate all'inquinamento ambientale indoor.
La ricerca si propone di individuare, anche alla luce delle più recenti innovazioni tecnologiche derivanti da nuovi settori ed ambiti della ricerca scientifica, come quello delle nanotecnologie, strategie e soluzioni tecniche di riferimento in grado di fornire efficaci risposte alle problematiche sopra descritte e costituirne efficienti misure di mitigazione, nonché tali da poter essere "incorporate" nella dotazione tecnologica dell'edificio nell'obiettivo di realizzare edifici in grado di adattare la propria prestazione ambientale indoor in funzione dell'azione e del livello di specifici agenti inquinanti.

Gruppo di ricerca

Dottornado o Assegnista di ricerca

Pre e post-occupancy evaluation nelle camere di degenza ospedaliere per la definizione di strategie per uso efficiente della luce naturale - P.I. Prof.ssa Tiziana Ferrante

Responsabile Scientifico

Tiziana Ferrante

Abstract

Con l'espressione 'edificio illuminato naturalmente' s'intende un edificio progettato per sfruttare in modo efficiente la luce naturale attraverso opportune strategie di controllo.
Molti studi hanno contribuito a dimostrare come la luce naturale svolge negli ospedali un ruolo di primaria importanza, in grado di facilitare alcuni processi di guarigione e ridurre i tempi di degenza (il ritmo circadiano degli utenti è regolato principalmente dall'esposizione alla luce del sole e dalla produzione di melatonina). E' inoltre dimostrato che ambienti caratterizzati da un buon illuminamento naturale riescono a incidere positivamente sul controllo dell'ansia, sul miglioramento delle performance e dell'umore del personale. Mentre esistono consolidate esperienze sul progetto della luce artificiale in ambito ospedaliero, risultano ancora poco studiati criteri e strategie per progettare gli spazi di degenza attraverso un uso efficiente della luce naturale. La ricerca intende quindi dimostrare come le caratteristiche morfologiche, dimensionali e materiche delle camere di degenza (come pure le caratteristiche e la disposizione degli arredi) possono influire sul livello di illuminamento naturale, per proporre opportune strategie di progettazione per utilizzare in modo efficiente la luce naturale. La valutazione di tali fattori si baserà sul feedback delle performance degli edifici stessi (Building Performance Evaluation) per confermare l'efficacia delle scelte effettuate in fase di progettazione. A tal fine, verrà condotto uno studio su un campione di camere di degenza di un ospedale di Roma comparando condizioni 'effettive' rilevate in fase di esercizio (post-occupancy) con condizioni di luce naturale 'simulata' in fase pre-occupancy avvalendosi di strumenti di calcolo, rilevazione sul campo, simulazione. Attraverso la valutazione degli impatti dei differenti fattori, si cercherà di individuare strategie di progettazione per valorizzare la luce naturale nelle camere di degenza.

Gruppo di ricerca

Dottorando o Assegnista di ricerca

Progetti Anno 2017

Trasferimento tecnologico e Innovazione design-driven per il potenziamento dell'asse creativo tra laboratori di ricerca universitari e PMI. Analisi, strumenti e metodologie per la progettazione e lo sviluppo di prodotti innovativi ad alto contenuto tecnologico - P.I. Dott.ssa Angela Giambattista

Responsabile Scientifico

Angela Giambattista

Tipo di progetto

Avvio alla Ricerca

Ente finanziatore

Sapienza Università di Roma

Ruolo del Dipartimento

Coordinatore del Network di Ricerca (Principal Investigator)

Anno di finanziamento

2017

Durata

5 mesi

Obiettivi della ricerca e risultati attesi 

Obiettivi della ricerca:

  • favorire il dialogo tra il Lab. SDF e le PMI per incentivare attività di R&S attraverso la design-driven-innovation;
  • diffondere strumenti ed iniziative per il trasferimento tecnologico, stimolando soluzioni innovative basate su ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
  • valorizzare le eccellenze del Lab. SDF (in termini di tecnologie e competenze) per lo sviluppo di prodotti e processi nell'ambito delle Aree di Specializzazione Regionali (ASR);
  • stimolare processi di aggregazione tra il Lab. SDF e le PMI per migliorare la competitività del sistema produttivo attraverso la disciplina del Design.

Risultati attesi:

  • la realizzazione di uno strumento interattivo che contenga la mappatura ragionata delle PMI territoriali connesse alle ASR utile per la selezione di realtà produttive potenziali per iniziative di collaborazione tra il Lab. SDF e il tessuto produttivo;
  • la divulgazione dell'attività di ricerca in pubblicazioni scientifiche e convegni.

Gruppo di ricerca

Loredana Di Lucchio

Housing upcycling | Low cost approaches to urban housing renovation - P.I. Prof.ssa Eliana Cangelli

Responsabile Scientifico

Eliana Cangelli

Abstract

In keeping with the EU2020 objectives, the research addresses regeneration of the existing public residential housing stock built in central-southern Italy in the 1960's-80's with industrialised procedures that produced, contrary to the underlying aims, new pockets of disadvantaged housing. This housing constitutes an area of intervention with common characteristics, badly lacking in terms of performance and quality, with its upgrading constituting one of the country's most critical emergencies. The research is meant to determine planning strategies of `overall sustainability' (technical, economic and operational) and elevated housing quality, while also establishing a new definition of the demand for change (problem setting) through an in-depth survey of the housing stock and the practical needs of the beneficiaries, plus a review of the most innovative strategies of regeneration implemented in similar EU contexts. With this background knowledge, real-life case studies can be analysed using planning strategies based on innovative, `light', up-to-date technologies for projects of expansion, stratification, reuse and micro-demolition involving spaces (indoor and outdoor) outside of the residential units, and thus more easily `tackled', with a greater potential for functional, technological and environmental regeneration.
The results, produced under a systemic methodology suitable for reiteration in terms of factors of space-function, technology-construction and energy-environment on a building/neighbourhood scale, shall be presented in a catalogue of initiatives suitable for immediate application, contributing to the drafting of a project with international partners in response to one of the H2020 Work Programme 2018-2020 calls concerning energy efficiency in buildings. On the national level, the results shall provide support materials for the development of strategic and project planning by public and private entities undertaking housing renovation initiatives.

Gruppo di ricerca

ARBIZZANI Eugenio; BAIANI Serena; CLEMENTE Carola; CLEMENTE Maria Claudia; LIOTTA Marc'Antonio + (dottoranda: Marilisa Cellulare) + (Altro personale aggregato: Clerici Maestosi Paola; Chiarini Roberta; Conteduca Michele; Altamura Paola; Antinori Francesco; Civiero Paolo)

Italy and China. Historic Infrastructures and Ecological Networks for an Integrated Urban Regeneration - P. I. Prof.ssa Laura Ricci

Responsabile Scientifico

Laura Ricci

Abstract

The research proposal is part of the international research activities that a Group of professors, researchers and scholars of the PDTA Department of Sapienza University of Rome has been carrying on for many years on the topic of contemporary city governance, with particular reference to policies, strategies and tools for urban and territorial regeneration. This topic is faced at international level in the framework of cultural and scientific exchanges with Institutions, Research Centers and Public and Private Universities, with specific relation to Mediterranean Europe, Latin America and Asia.
In this context, the proposed research, in continuity with the implemented joint research activities, and in particular with some Chinese Universities, will be aimed at defining and experiencing a "methodology" of intervention referenced to Italian and Chinese cities. This "methodology" simulates a planning process for the regeneration of urban fabrics characterized by a significant presence of historic and natural heritage.
This process sets as a final aim the construction of structural projects based on the strengthening of the relations between public space systems, historic infrastructures and environmental networks, recognizable within strategic planning zones, that require the use and the experimentation of innovative procedures, tools and implementing mechanisms.
Therefore, the research proposal adopts an inter-scalar and integrated approach, with the aim of reaching a framework of theoretical-methodological and operational references, to put in place an urban regeneration strategy, through three different disciplinary perspectives (structural, morphological, ecological-environmental) and three levels of planning (metropolitan, urban, local).

Gruppo di ricerca

BIANCHI Giovanna; CIARDINI Francesco; GALASSI Antonella; VALORANI Carlo + ( Assegnisti: Poli Irene; Rossi Francesca; Dottorando: Accica Francesca) + (Altro personale aggregato: Zhang Jie; Chen Wei; Du Chunlan; Zhao Lin; Cialdea Donatella; Ravagnan Chiara)

La sostenibilità condivisa nella riqualificazione urbana: direttrici di ricerca per l'innovazione e l'inclusione nell'attuazione delle politiche urbane e territoriali - P.I. Prof. Paolo De Pascali

Responsabile Scientifico

Paolo De Pascali

Abstract

La proposta si pone in continuità e sviluppo delle ricerche degli anni precedenti riguardanti la valenza energetico ambientale sostenibile nella pianificazione urbana. L'attuale ricerca intende studiare in termini propositivi l'integrazione di nuovi canoni di sostenibilità locale di tipo inclusivo e condiviso nei percorsi di attuazione delle politiche urbane e territoriali, in particolare quelli che conducono a piani di rigenerazione urbana. Tali percorsi attuativi delle politiche assumono un ruolo importante in quanto servono a legare gli esiti dei produttori di ricerca con i progetti di innovazione e quindi con l'applicazione diffusa. Legame questo molto critico e complesso che spesso non viene a realizzarsi e pregiudica l'attuazione e gli esiti di programmi.
La ricerca intende esaminare questo passaggio in particolare per l'introduzione dell'innovazione nelle politiche di riqualificazione urbana in sistemi di governance allargata. Riferimenti principali sono le politiche e programmi urbani e territoriali in corso che prevedono l'introduzione di innovazione nella loro attuazione.
Le attività previste si articolano nelle seguenti task:
A) Mappatura concettuale di Sharing Sustainability
B) Definizione di Canoni di Translational Research nella rigenerazione secondo elementi dell'offerta di innovazione e caratteri della domanda, in considerazione degli effetti sullo sviluppo socio economico, sull'organizzazione del territorio, sui sistemi di governance.
C) Indagini su quattro campi applicativi strategici:
C1) Valenza energetico ambientale nella riqualificazione
C2) Valorizzazione del patrimonio esistente e delle risorse
C3) Percorsi di governance condivisa e inclusiva
C4) Istituzionalizzazione dei processi decisionali partecipativi
D) Scenari e indirizzi operativi per i quattro campi operativi
E) Validazione con policy maker e soggetti attuatori
F) Considerazione degli eventuali feed back correttivi, pubblicazione dei risultati, adattamento per la didattica.

Gruppo di ricerca

DELLA SCALA Maria Grazie; SCATTONI Paolo + (Specializzando: Dinallo Giulia) + (Altro personale aggregato:Bagaini Annamaria; Musacchio Clara; Di Rico Beniamino; Di Giacomo Donato Carmine; Reginaldi Michele; Alberti Valentina; Saolini Flavia; Battistelli Claudia; Bonaiuti Giulia; Ariani Camilla; Amadio Irene)

Valutazione prestazione multiparametrica dei materiali di finitura degli spazi di distribuzione per la progettazione antincendio degli ospedali - P.I. Prof.ssa Tiziana Ferrante

Responsabile Scientifico

Tiziana Ferrante

Abstract

L'obsolescenza degli edifici ospedalieri, dovuta spesso ad una mediocre manutenzione, rende molte delle strutture esistenti inadeguate alle funzioni che oggi sono chiamate a svolgere soprattutto a fronte delle continue necessità di adeguamento tecnologico e funzionale determinate dall'evoluzione delle tecnologie biomedicali. Tra gli interventi più urgenti, quelli indirizzati alla sicurezza al fuoco rivestono un'importanza prioritaria, ribadita dal recente DM.19 marzo 2015 attraverso specifiche tempistiche e finanziamenti. Tali interventi risultano spesso di difficile praticabilità, come il problema della reazione al fuoco dei materiali di finitura degli spazi di distribuzione (misure di prevenzione passive) che rappresenta una delle principali cause di difficoltà, costringendo molti progettisti a ricorrere all'incremento delle misure attive (impianti).
La ricerca ha pertanto l'obiettivo di promuovere un adeguamento sostenibile a partire dalla costituzione "materica" delle soluzioni tecnologiche, che rappresenta il fulcro intorno al quale vengono garantite le prestazioni rispetto all'intero ciclo di vita degli interventi.
Obiettivo più specifico è la realizzazione di un database di materiali di finitura (database), interfacciabile con la piattaforma BIM, a supporto dell'intero sviluppo del progetto, dove la correlazione tra dati normativi e prestazionali consenta, attraverso metodi omogenei di valutazione parametrica delle prestazioni degli elementi tecnici che configurano spazi di distribuzione ospedaliera, di valutare livelli di compatibilità e congruità delle alternative progettuali con i requisiti non solo di reazione al fuoco, ma anche di manutenibilità e aspetto.Verranno quindi definiti livelli di appropriatezza delle specifiche scelte materiche delle singole soluzioni attraverso un insieme di verifiche codificate e strettamente interrelate, facilitando la gestione del consistente flusso di informazioni legate all'innovazione del comparto produttivo.

Gruppo di ricerca

MANCUSO Eugenio; VILLANI Teresa + (Dottorando: Paoloni Francesca) + (Altro personale aggregato: Spirito Alessia; Giomi Gioacchino; Oddi Angelo; Rasconi Riccardo)

Feel Good: sviluppo di nuove tipologie di prodotti destinati ad ambienti universitari, per il comfort acustico su base percettivo-sensoriale - P.I. Prof.ssa Sabrina Lucibello

Responsabile Scientifico

Sabrina Lucibello

Abstract

La ricerca mira allo sviluppo di nuovi prodotti di design utili a rispondere alla sempre più imperante esigenza di comfort percettivo-sensoriale, con un particolare focus su quello acustico che l'OMS annovera tra i problemi di salute più importanti nei prossimi 20 anni.
Per questo si pensa di realizzare uno (o più) prodotti-pilota (dal concept fino alla sua prototipazione e verifica), destinati in particolare al comfort acustico in ambienti universitari (biblioteche, aule, hall, laboratori), sviluppando un prodotto innovativo e "nomade". Oltre agli aspetti spaziali e prestazionali, saranno attentamente valutati, dunque, anche quelli legati alle cosiddette qualità soft (colore, materiali, forme) che influiscono a livello percettivo, sinestetico e sensoriale e che possono fare la differenza in termini di garanzia di comfort personale, perché in grado di contrastare lo spaesamento percettivo derivante da sovraccarico ad esempio di percezioni simultanee contrastanti o di non congruenza empatica.
La scelta specifica del target, ovvero gli ambienti universitari, è di fatto strumentale ma quanto mai pertinente in quanto ci permetterà di verificare concretamente il funzionamento del/i prodotto/i sviluppati, anche grazie al coinvolgimento della HUB Saperi & Co. sia come fablab che come area di coworking anche al coinvolgimento di più discipline e di più soggetti (studenti, dottorandi, ricercatori) delle vari e facoltà di Sapienza.

Gruppo di ricerca

CECCHINI Cecilia; CRISTALLO Vincenzo + (Assegnista: Bianchi Roberto; Dottorando: Mossaffa Orkide) + (Altro personale aggregato: Sacco Roberta)

Città europee del Mediterraneo e immigrazione. Nuova domanda di abitazioni e servizi e Pianificazione urbanistica nelle Aree metropolitane. Roma e Atene - P.I. Prof. Saverio Santangelo

Responsabile Scientifico

Saverio Santangelo

Abstract

Si avverte il Valutatore che il progetto di ricerca 2017 vorrebbe costituire la prosecuzione del progetto finanziato nel 2016 (Immigrazione e città. Mutamenti socio-demografici e pianificazione urbanistica nelle "Città metropolitane" nel breve-medio periodo). In questa logica, e in relazione all'obiettivo di estendere la ricerca ad altri ambiti dell'Europa mediterranea, il progetto è stato integrato nel suo gruppo con due colleghi delle università di Atene e Salonicco.

Nel 2016 sono proseguiti nel nostro paese sia i flussi migratori che la diminuzione e l'invecchiamento della popolazione autoctona e gli allarmi sul declino demografico della società italiana. Restano valide pertanto le ipotesi di lavoro del progetto iniziale per il quale la ricerca già finanziata (2016) è stata avviata nei mesi scorsi che si vorrebbe ampliare col progetto 2017.
In Italia, nei prossimi vent'anni, perché rimanga costante la popolazione in età lavorativa, dovremmo accogliere 325.000 potenziali nuovi lavoratori per anno. Si comprende allora come la condizione di solo attraversamento del nostro paese da parte dei migranti non sia la più desiderabile anche secondo una nostra prospettiva demografica e socio-economica. In questo senso, pianificazione territoriale e urbanistica, che delle dinamiche demografiche devono tener conto in quanto base quantitativa e qualitativa della "domanda di città" e di organizzazione territoriale, sono direttamente interessate a tali problematiche.
Obiettivi del progetto 2017 sono: i) comprendere le problematiche urbanistiche che nello scenario descritto pone la nuova domanda di abitazioni e servizi, in particolare nelle aree metropolitane di Roma e Atene, per molti versi comparabili; ii) valutarne gli aspetti sociali, economici e ambientali; iii) proporre Linee guida per soluzioni urbanistiche fattibili socialmente, economicamente e in tempi brevi, integrabili nei contesti urbani e che costruiscano coesione anziché alimentare conflitti.

Gruppo di ricerca

BASILE Elisabetta; CECCHI Claudio + (Dottorandi: Musacchio Clara; Nicolarea Panayota) (Altro personale aggregato: Perrone Francesca; Bagaini Annamaria; Skordilis Sophia; Kalogeresis Athanasios; Cutrì Maria Teresa; Polli Corrado)

Riqualificazione, adeguamento normativo e sostenibilità energetico-ambientale del patrimonio edilizio nazionale realizzato fra il 1900-1973: criteri di intervento attraverso l'utilizzo di strumenti digitali BIM e loro declinazioni Energy ed Heritage in casi di studio sul patrimonio della sapienza - P.I. Prof.ssa Adriana Scarlet Sferra

Responsabile Scientifico

Adriana Scarlet Sferra

Abstract

Il patrimonio edilizio italiano, soprattutto quello edificato prima del 1973 che ne costituisce il 55%, presenta caratteristiche ben lontane dagli standard attuali richiesti, in ragione delle tecniche di costruzione impiegate, dei materiali, della scarsa manutenzione e dell'assenza di normative, italiane e comunitarie, che al momento della costruzione imponessero vincoli in materia di sicurezza sismica e di prestazione energetica e ambientale. Si registrano quindi criticità che comportano per gli utenti minore confort, maggiori spese gestionali per il raffrescamento e/o riscaldamento, intollerabili livelli di inquinamento ambientale.
Nell'esigenza di un rinnovamento profondo e di un adeguamento agli standard attuali, essendo il tasso di rinnovo edilizio piuttosto basso, intervenire sul patrimonio edilizio esistente, con una stretta integrazione della componente edilizia, impiantistica e domotica, può portare oggettivi vantaggi economici, sociali ed ambientali, nella direzione tracciata dalle direttive U.E. e con l'obiettivo di rispettare gli impegni comunitari del 2020 e del 2030.
In tale contesto, la ricerca che si propone, nel focalizzare l¿interesse sul periodo 1900-1973 che rappresenta circa un terzo del patrimonio edilizio esistente, punta ad elaborare Linee Guida marcatamente operative, da porre a disposizione di una committenza pubblica per elaborare studi di fattibilità tecnico-economica in termini di rapporto costi/benefici, progettare e appaltare interventi di riqualificazione, adeguamento normativo e sostenibilità energetico-ambientale; tali Linee Guida avranno la caratteristica di essere "agili" nell'utilizzo in quanto elaborate in ambiente virtuale utilizzando strumenti digitali quali il BIM e le sue specifiche declinazioni Energy (EBIM) ed Heritage (HBIM).
Si procederà all'applicazione delle Linee Guida a dei casi di studio selezionati a campione fra gli edifici della Sapienza costruiti nello stesso periodo.

Gruppo di ricerca

CUMO Fabrizio; MANCINI Francesco + (Dottorando: De Lieto Vollaro Barbara) + (Altro personale aggregato: Rosa Flavio)

Resilient Design: indirizzi progettuali e strategie tecnicoattuative per il controllo della qualità microclimatica ed energetica dell'ambiente urbano in Italia - P. I. Prof. Fabrizio Tucci

Responsabile Scientifico

Fabrizio Tucci

Abstract

Nel nostro Paese, dati recenti di una ricerca elaborata da Eurostat (Ufficio Statistico dell'Unione Europea) indicano che una percentuale di popolazione pari a circa il 36% vive nei grandi centri urbani, mentre il 44% nelle aree definite intermedie (nelle piccole aree urbane e nelle province intermedie), delineando così una situazione che vede circa l'80% della popolazione complessiva abitare nei sistemi urbani, grandi o piccoli che siano. Ma proprio le aree urbanizzate risultano essere i contesti territoriali maggiormente problematici in rapporto alle condizioni microclimatiche e, più in particolare, ai fenomeni delle isole di calore, delle ondate di calore e dei pluvial flooding, che in regime di cambiamenti climatici stanno progressivamente aumentando d'intensità e che hanno fortissime ricadute sulle questioni del comfort ambientale, dei consumi energetici, delle relative emissioni, e della salubrità dell'aria e dell'ambiente.
Nell'ambito di tale scenario la ricerca propone lo studio e la messa a punto di indirizzi progettuali e strategie tecnico-attuative, che tengano conto dei casi di studio e delle esperienze ad oggi attuate o in atto nel mondo, e delle tecnologie, anche innovative, a disposizione, per accentuare le capacità adattive e di resilienza ai fenomeni di ondate di calore e di isola di calore nelle città italiane, per controllarne e attenuarne gli aspetti negativi sul piano microclimatico ed energetico-termico, e per aumentarne al contempo la qualità in rapporto alle condizioni di comfort, vivibilità e salubrità ambientale.
La principale portata innovativa della Ricerca è quella di individuare strategicamente per le città italiane ciò che ci chiede la Cohesion Policy 2014-2020, un quadro di sistemi "permanentemente mutabili", ossia in grado di garantire differenti prestazioni, a lunga durata e adattabili alla dinamicità degli effetti propria del regime di cambiamento climatico, da parte delle architetture e degli spazi urbani oggetto di studio.

Gruppo di ricerca

D'OLIMPIO Domenico; DEL CIMMUTO Angela; DI PIETRO Romeo + (Dottorandi: Boni Daniele; Fiore Cristina; Montereale Emanuele; Vespa Giuseppina)

Design per la tutela, la valorizzazione e la riqualificazione del sistema di oggetti e arredi della Città Universitaria di Roma - P.I. Prof.ssa Federica Dal Falco

Responsabile Scientifico

Federica Dal Falco

Abstract

L'ambito di interesse della ricerca è quello del Design per il Cultural Heritage, nei suoi aspetti di tutela e valorizzazione di sistemi di oggetti e arredi del Novecento. La proposta si pone in continuità con la ricerca di ateneo finanziata nel 2013 e i risultati conseguiti con pubblicazioni scientifiche negli ultimi anni. Il campo di applicazione della ricerca riguarda lo studio della cultura del progetto nel contesto romano tra il 1930 e il 1940, anni in cui si manifesta il formarsi di una cultura autonoma del design, tra produzione artigianale e industriale. Il sistema di artefatti oggetto della ricerca si riferisce alla Città Universitaria di Roma che dal piano urbanistico al più minuto dettaglio, è uno tra i più interessanti esempi di progettazione integrale, tratto peculiare della modernità italiana. Oggetti e arredi esterni e interni che costituiscono, insieme alle architetture in cui sono custoditi, un riferimento di indubbio interesse scientifico, storico e documentale. Il loro valore può essere considerato anche in modo autonomo perché rappresentativo della cultura figurativa, tecnologica, produttiva e comunicativa del periodo, attraverso cui è possibile osservare la nascita di un ' estetica della modernità . La ricerca, a partire dalla disamina di fonti d ' archivio, di documenti e pubblicazioni dell' epoca e dei più recenti studi in materia, propone il raggiungimento di due obiettivi: una pubblicazione scientifica storico-critica sulle categorie tipologiche di arredi e oggetti considerati esemplari in quanto " testimonianza materiale avente valore di civiltà " e una proposta di riqualificazione degli spazi esterni del quadrilatero piacentiniano il cui tema è il design di artefatti outdoor che rispondano alle esigenze di un campus contemporaneo . La ricerca si pone in tal modo tra tradizione e metodologie di conoscenza e tutela dell' esistente e innovazione con concept di valorizzazione degli spazi esterni della Città Universitaria.

Gruppo di ricerca

Luigi Riccitiello (Responsabile tecnico Photomedialab / Dipartimento PDTA), Raul Cunca (Professore associato FBAUL - Faculdade de Belas Artes Universidade de Lisboa)

Hospital outdoor environment: researching through post occupancy evaluation - P.I. Prof.ssa Francesca Giofré

Responsabile Scientifico

Francesca Giofrè

Abstract

La ricerca proposta, si pone in continuità con quanto sviluppato nel libro Giofre' F., Dukanovic Z. (2016), Health Spaces. Hospital outdoor Environment, che attraverso una serie di contributi di ricercatori Italiani e Serbi indaga il rapporto tra città e ospedale, spazi aperti di pertinenza e struttura ospedaliera. Partendo dalla dall¿assunto della valenza degli spazi esterni quale risorsa da valorizzare ed in grado di attivare processi che promuovo il well-being (Marcus, Barnes, 1999; Ulrich, 2001; Van Den Berg, Wagenaar, 2006), la ricerca proposta intende sviluppare un'indagine sugli spazi aperti di ospedali localizzati in diverse parti del mondo, attraverso interviste dirette agli utenti, con l'obiettivo principale di indagarne la qualità filtrata dalla percezione degli intervistati e mettere a punto delle linee guida di indirizzo alla progettazione, con attenzione rivolta al contesto di riferimento. A tale fine nella ricerca è coinvolta una rete di architetti, docenti e ricercatori universitari che operano a vario titolo nel settore dell¿edilizia sanitaria, che negli anni hanno ricevuto presso Sapienza, Facoltà di Architettura, una formazione specifica sul tema nel Master di II livello "Architetture per la Salute" (6 edizioni).
Il progetto di ricerca è già avviato e si sono individuati i referenti in loco, che hanno selezionato i casi studio, secondo i criteri indicati dal proponente. I Paesi coinvolti sono: Albania, Cipro, Bosnia Herzegovina, Serbia, Kosovo (Europa); Egitto, Etiopia, Sud Africa, Sudan, Kenya (Africa); Guatemala, Ecuador (America Latina). La ricerca sviluppa e applica una metodologia di lavoro ripetibile in altri contesti, messa appunto e sperimentata con la collaborazione della Facoltà di Architettura dell'Università di Belgrado (Serbia) con la quale è stata avviata la ricerca. Il finanziamento richiesto è finalizzato all'elaborazione dei dati e alla divulgazione dei risultati attraverso una pubblicazione e articoli su riviste internazionali.

Gruppo di ricerca

Zoran Djukanovic  (Professore associato  Facoltà di Architettura di Belgrado)

RI-COSTRUIRE LO SPAZIO PUBBLICO: strategie, strumenti e progetti per la rigenerazione urbana - P.I. Prof.ssa Carmela Mariano

Responsabile Scientifico

Carmela Mariano

Abstract

La Proposta si inserisce nel quadro delle attività di ricerca nazionale e internazionale che i docenti Carmela Mariano e Laura Valeria Ferretti stanno affrontando da anni sul tema del Progetto Urbano e della costruzione dello spazio pubblico quale fondamento dei processi di rigenerazione urbana della città contemporanea.
L'economia europea sta attraversando la peggiore recessione, per intensità e durata, dal dopoguerra, una crisi, sia economica che sociale, che sta investendo gran parte delle grandi città e sta avendo effetti indubbi sui processi di trasformazione urbana, ancorati al presupposto della crescita, in taluni casi annullando il ruolo propulsore delle trasformazioni urbane stesse o, quantomeno, riducendolo notevolmente.
Le politiche urbanistiche e le scelte progettuali prefigurano, oggi, un necessario cambio di passo e un diverso modello di sviluppo, che implica un ripensamento complessivo su alcune pratiche e modalità di intervento ormai consolidate e, al tempo stesso, l'esigenza di una profonda revisione dei temi, degli approcci, degli strumenti di intervento, proprio a partire da una lettura strutturale delle dinamiche di trasformazione che interessano i territori della città contemporanea.
In questo quadro la Proposta persegue l'obiettivo di definire nuovi riferimenti metodologico-sperimentali e operativi per la costruzione dello spazio pubblico relativamente ai diversi contesti insediativi della città contemporanea, con particolare riferimento al contesto territoriale dell'area metropolitana romana.

Gruppo di ricerca

Laura Valeria Ferretti, Giorgia Scognamiglio (Architetto Facoltà di Architettura, Sapienza Università di Roma), Andrea 

Iacomoni (Architetto/Docente a contratto Facoltà di Architettura, Sapienza Università di Roma), Ilaria Cellini (Dottore di ricerca Facoltà di Architettura, Sapienza Università di Roma)

Implementation of the 'Smart Specialization Strategy' Policy in European Union Urban Regions. Ideas for the Lazio Region and Rome metropolitan area looking at the 'Innovation District' phenomenon in United States - P.I. Prof. Bruno Monardo

Responsabile Scientifico

Bruno Monardo

Abstract

The research project aims to highlight the crucial challenge that European Regions are called to face applying the European Union policy well known as `Research and Innovation Strategies for Smart Specialization (RIS3) for pursuing the virtuous implementation of Cohesion principles and Europe 2020 Agenda.

In the on-going process of RIS3 policy implementation, besides the specific attention to the so called lagging regions, it is emerging the critical condition of other relevant territorial realities, as the Lazio Region and its Rome metropolitan area, that have been suffering, since the beginning of the global crisis, an alarming economic, social, cultural and institutional decline. The RIS3 policy for Lazio probably represents the most important opportunity and challenge to be managed for flipping its present delicate condition and chasing new horizons of thriving redevelopment.

The research intends to highlight how it is possible to rethink Lazio s RIS3 interpretation by denying the uncritical and ineffective reproduction of conventional socio-economic and territorial redevelopment visions that risk to be embraced by the weakest and less organized regional institutions. In this respect, intriguing ideas are emerging from the United States with the on-going cluster strategy and the interesting phenomenon of the Innovation Districts.

The research aims to build a critical framework of appropriate case studies (as the Greater Boston area and the San Diego County), whose lessons can be significant especially for the flexible geometry approach in the governance style clearly emerging from the different experiences.

In the Lazio Region, in order to build original RIS3 interpretations integrating the place-based sensitiveness and the entrepreneurial discovery-led innovation process, it is necessary to support bottom up initiatives both business and social oriented rather than privilege only top down, economic and `real estate planning initiatives.

Gruppo di ricerca

Anna Laura Palazzo (Professore Associato Dipartimento di Architettura, Università di Roma Tre), Pietro Valentino (Direttore 'Economia della Cultura'  Associazione Economia della Cultura), Nico Calavita  (Professor Emeritus School of Public Affairs, San Diego State University - CA, USA), Gregory Wassall  (Associate Professor Department of Economics, Northeastern University Boston MA, USA)

Luigi Piccinato e la progettazione urbanistica dei quartieri urbani nel dopoguerra - P.I. Prof. Sergio Fabio Zevi

Responsabile Scientifico

Sergio Fabio Zevi

Gruppo di ricerca

Dottorando o Assegnista di Ricerca

Progetti Anno 2016

I Borghi dell'Accoglienza Valorizzazione del Cultural Heritage, strategie di produzione e servizi ecosolidali per modelli di sviluppo del territorio - P.I. Prof.ssa Alessandra Battisti

Responsabile Scientifico

Alessandra Battisti

Tipo di progetto

Progetto di Ricerca di Ateneo

Ruolo del Dipartimento

Coordinatore del Network di Ricerca (Principal Investigator)

Anno di finanziamento

2016

Durata

1 anno

Obiettivi della ricerca e risultati attesi 

La ricerca ha elaborato linee di indirizzo progettuale per la riqualificazione  di borghi rurali italiani - ormai spopolati - per favorire rigenerazione architettonica, produttività locale, produzione ed efficienza energetica e attività di accoglienza ai migranti

Soggetti istituzionali pubblici o privati coinvolti nel progetto 

Gal di Erice, Regione Sicilia

Gruppo di ricerca

Alessandra Battisti, Marina Docci, Alfonso Giancotti, Maurizio Marcera, Luca Reale, Lorenzo Paglione, Fabrizio Tucci, Emanuele Montereale, Egle Ministeri, Flavia Laureti, Daniele Boni, Iole Donsante.

Bio-packaging realizzato con materiali proveniente dalla filiera agroalimentare - P.I. Prof.ssa Cecilia Cecchini

Responsabile Scientifico

Cecilia Cecchini

Gruppo di ricerca

CLEMENTE Maria Claudia; LUCIBELLO Sabrina + (Dottorando: DIONISI Tania)

SI Boosting inclusiveness of ICT-enabled research and innovation: coesione e innovazione tecnologica per le aree 'urbane difficili' - P.I. Prof.ssa Daniela De Leo

Responsabile Scientifico

Daniela De Leo

Gruppo di ricerca

DELLA SCALA MARIA GRAZIA; SCATTONI Paolo + (1 Dottorando)

Il progetto di territorio per la tutela e la valorizzazione integrata del patrimonio urbano storico: strategie, processi e azioni - P.I. Prof. Giacinto Donvito

Responsabile Scientifico

Giacinto Donvito

Gruppo di ricerca

PIZZO Barbara, ZEVI Sergio Fabio + (1 Dottorando)

Design Litico. Processi d'innovazione e di sviluppo guidati dal design nell'industria dei materiali lapidei - P.I. Prof. Carlo Martino

Responsabile Scientifico

Carlo Martino

Gruppo di ricerca

BARILE SERGIO; ESPOSITO DE FALCO SALVATORE; RENZI ANTONIO + ( 1 Dottorando)

Europa mediterranea. Strategie di riequilibrio urbano e metropolitano e costruzione della città pubblica - P.I. Prof.ssa Laura Ricci

Responsabile Scientifico

Laura Ricci

Gruppo di ricerca

BELFIORE Emanuela; CASSETTI Roberto; CIARDINI Francesco; MARIANO Carmela; VALORANI Carlo

Immigrazione e città. Mutamenti socio-demografici e pianificazione urbanistica nelle "Città metropolitane" nel breve-medio periodo - P.I. Prof. Saverio Santangelo

Responsabile Scientifico

Saverio Santangelo

Gruppo di ricerca

BASILE Elisabetta; CECCHI Claudio; MACCHI Silvia + (4 Dottorandi)

Development of retrofit integrated solutions for hydrogendriven GAHP (Gas Absorption Heat Pump) - P.I. Prof. Fabrizio Cumo

Responsabile Scientifico

Fabrizio Cumo

Gruppo di ricerca

CASINI Marco; DE SANTOLI Livio; MANCINI Francesco; SFERRA Adriana Scarlet +(Assegnista: Lo Basso Gianluigi)

MEDONIA.LAB. Il design per la salvaguardia della Posidonia Oceanica - P.I. Prof. Vincenzo Cristallo

Responsabile Scientifico

Vincenzo Cristallo

Gruppo di ricerca

Dottorando o Assegnista di Ricerca

Design per le Istituzioni Culturali. Narrative Experience Museum: Progetto-prototipo per la conoscenza e la valorizzazione di Musei medio-piccoli a Roma e nel Lazio. ExperienceMuseum#ChatWithArts - P.I. Prof.ssa Federica Dal Falco

Responsabile Scientifico

Federica  Dal Falco

Gruppo di ricerca

Dottorando o Assegnista di Ricerca

Wayfinding e configurazione ambientale nei musei per la promozione del patrimonio culturale e della sostenibilità: materiali innovativi e soluzioni tecniche - P.I. Prof.ssa Teresa Villani

Responsabile Scientifico

Teresa Villani

Gruppo di ricerca

Dottorando o Assegnista di Ricerca

Progetti Anno 2014

Thermally active surface in Social Housing building retrofitting - P.I. Prof.ssa Alessandra Battisti

Responsabile Scientifico

Alessandra Battisti

Tipo di progetto

Progetto di Ricerca di Ateneo

Ente finanziatore

Sapienza Università di Roma

Ruolo del Dipartimento

Coordinatore del Network di Ricerca (Principal Investigator)

Anno di finanziamento

2014

Durata

1 anno

Obiettivi della ricerca e risultati attesi 

La ricerca ha esplorato i vari campi d’applicazione, gli ambiti concettuali e di progettazione del filone tecnologico dei sistemi termo-attivi sia opachi che trasparenti, spaziando dallo studio e lo sviluppo di sistemi legati all’accumulo termico e alla termodinamica in generale, a elementi pensati per il raffrescamento.

Soggetti istituzionali pubblici o privati coinvolti nel progetto

LSM Composite srl, Laminan Spa

Gruppo di Ricerca

Alessandra Battisti, Spartaco Paris, Egle Ministeri