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International Workshop|Models of the Past Cities of the future|11/14 novembre 2024|Aula Master-Dipartimento PDTA, Via Flaminia 72-Roma

 International Workshop

Il riscaldamento globale, i cui effetti cominciano a farsi sentire in termini di ondate di calore, siccità estive e inondazioni invernali, e le cui conseguenze dannose per gli esseri viventi sono sempre più evidenti, è destinato ad aumentare di ulteriori +4° Celsius entro il 2100. Di fronte all'aumento delle temperature, le specie vegetali e animali vedono i loro biotopi originali, ormai troppo caldi, spostarsi sempre più verso nord. Questo spostamento degli ecosistemi verso latitudini più fredde è stimato in oltre 1 metro all'ora. Così, il clima delle nostre città oggi non sarà più lo stesso nel 2100, quando Parigi avrà un clima simile a quello del Messico, del Giappone, del nord Africa, della Sicilia o del sud della Spagna. Anche l'habitat umano non è immune a questo spostamento climatico, e la maggior parte delle grandi città europee dovrà fare i conti con temperature sempre più alte, fino a 50°C d'estate. Se la città dovrà rimanere abitabile, se gli esseri viventi dovranno rimanere in vita, se gli esseri umani dovranno continuare a vivere nella stessa regione nel 2100, l'architettura e la città dovranno essere ora progettate, adattate e costruite per un clima simile a quello che attualmente esiste più a sud.

 

 

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